Autore: Redazione
12/05/2017

Il Sole 24 Ore: Confindustria delibera il contributo di 30 milioni all’aumento di capitale, che sarà di soli 50

Il Consiglio Generale dell’organismo di cui è presidente Vincenzo Boccia ha anche proposto misure per la modernizzazione della governance del Gruppo editoriale

Il Sole 24 Ore: Confindustria delibera il contributo di 30 milioni all’aumento di capitale, che sarà di soli 50

Il Consiglio Generale di Confindustria ha approvato ieri, come programmato e “pressochè all’unanimità” la proposta formulata dal presidente Vincenzo Boccia per la partecipazione all’operazione di aumento di capitale de Il Sole 24 Ore. “La deliberazione – recita il comunicato - prevede il versamento di un importo di 30 milioni di euro nel capitale della società, nell’ambito di una manovra finanziaria complessiva di 70 milioni. L’operazione varata dal Consiglio Generale è sostenibile dal punto di vista finanziario per Confindustria e coerente con il mandato del suo Comitato dei Saggi, i quali – al momento della designazione del presidente – stabilirono che Confindustria stessa avrebbe dovuto mantenere la maggioranza del capitale. Infatti, l’operazione permetterà alla Confederazione di detenere il controllo di diritto sulla società”. In effetti, Confindustria detiene il 67,50% delle quote e, nelle prossime settimane, si saprà di quanto le diluirà, pur mantenendo appunto la maggioranza. In realtà, come è emerso dalle informative rese note dal Gruppo di cui è presidente Giorgio Fossa nei giorni scorsi, l’aumento di capitale in sé sarà di 50 milioni di euro, visto che il Gruppo 24 ORE stesso ha indicato in altri 20 milioni il contributo che verrà chiesto a un consorzio di garanzia. Evidentemente, gli ulteriori 20 per arrivare ai 70 indicati dovrebbero arrivare dalla cessione di una quota di minoranza dell’area “Formazione ed Eventi”. Quota che – secondo quanto viene ripetutamente ipotizzato e al di là della relativa asta competitiva le cui offerte dovranno arrivare entro fine maggio - potrebbe finire alla Luiss, l’Università di Confindustria stessa e di cui è presidente Emma Mercegaglia. “Un’operazione straordinaria che pudicamente viene ascritta sotto il titolo di valorizzazione e che in realtà potrebbe rappresentare un ulteriore depauperamento del valore del Gruppo - hanno lamentato ieri in un loro comunicato i cdr di Sole 24 Ore, Radiocor e Radio 24 -. A fronte di un patrimonio già negativo per 40 milioni, è evidente l’assoluta inadeguatezza della ricapitalizzazione, come denunciato ripetutamente e pubblicamente in queste settimane dalle redazioni.

Un intervento del tutto gracile, esangue. Con modalità discutibili, a fronte di una società che, quanto a capacità di far svaporare i proventi della cessione di asset importanti, ha pochi rivali. Da ultimo, a fare da maestra, la vendita dell’area Software, che ha portato oltre 100 milioni in cassa, svaniti in poco più di un anno. Di più. I tempi dell’operazione rendono improbabile il verificarsi della condizione cui Confindustria ha subordinato la sua disponibilità alla sottoscrizione di 30 milioni. Vediamoli. Viene annunciata per la fine di giugno l’assemblea che darà il via alla ricostituzione del capitale. Altre settimane in caso di voto positivo passeranno poi, prima che l’operazione diventi esecutiva. Ergo: si sarà in presenza di una semestrale che, a meno di interventi salvifici del tutto improbabili, certificherà l’ulteriore aggravarsi della situazione patrimoniale e la necessità di assorbire ulteriori perdite. A quel punto la conservazione del controllo sarà impossibile e l’impegno a sottoscrivere i 30 milioni non più valido”. In ogni caso, sempre ieri, Boccia, ha dichiarato: “Il Sole 24 Ore ha un ruolo centrale nella cultura economica e industriale del Paese ed è una voce indipendente e autorevole della democrazia italiana, oltre a essere fondamentale nella missione istituzionale e statutaria di Confindustria come ponte tra le imprese e il Paese. Le misure proposte oggi (ieri per chi legge, ndr) dal Consiglio Generale sono rivolte al sostegno del piano industriale proposto dal management della società e alla modernizzazione del suo modello gestionale, oltre che a evidenziare l’importanza del ruolo di Confindustria in quanto azionista di maggioranza”.

I presìdi di governance

All’operazione di aumento di capitale è stata affiancata la proposta di presìdi di governance per assicurare il rispetto degli obiettivi del piano industriale da parte del CdA de Il Sole 24 Ore. Tali innovazioni permetteranno, inoltre, di allineare la società alle best practice del settore a livello internazionale. Il Consiglio Generale ha infatti auspicato che venga confermata l’articolazione dei poteri attribuiti a presidente e a.d. del Gruppo, abbandonando definitivamente il precedente assetto “duale” e delegando il ruolo operativo al solo a.d.  SempreSecondo Confindustria, il CdA dovrà poi ampliare le proprie prerogative, pronunciandosi in ultima istanza su nomine, revoche ed eventuali licenziamenti delle prime linee aziendali, previo parere del Comitato per le nomine e le remunerazioni. Infine, il Consiglio ha ritenuto strategici altri due presìdi: il primo, l’attribuzione al Comitato controllo e rischi del compito di monitorare l’attuazione del piano industriale, riferendo periodicamente al CdA; il secondo, l’istituzione di un Comitato interno al CdA preposto alla verifica della mission editoriale de Il Sole 24 Ore, in coerenza con la promozione della cultura economica e industriale.