Autore: Redazione
21/06/2017

Snap, accordo da 100 milioni con Time Warner per contenuti e pubblicità

La piattaforma social sigla un’altra intesa per attrarre i budget televisivi. E dagli show tratterrà il 50% dall’advertising

Snap, accordo da 100 milioni con Time Warner per contenuti e pubblicità

Snap, la compagnia che controlla Snapchat, ha siglato un accordo con Time Warner per la produzione di show originali e le inserzioni pubblicitarie, nel tentativo di accaparrarsi i budget televisivi in circolazione. Una partnership simile è stata stretta di recente con la NBCUniversal, in base a cui l’applicazione trasmetterà alcune dei momenti più importanti delle prossime Olimpiadi invernali, in programma a Pyeongchang (Corea del Sud), dal 9 al 25 febbraio dell’anno prossimo. Dopo l’ufficializzazione del patto, il titolo di Snap  è salito in Borsa, a conferma di quanto analisti e investitori considerino il matrimonio tra tv e social/mobile un indicatore chiave nel monitoraggio delle performance presenti e future della società. Snap si attende di trattenere il 50% dei ricavi dalla raccolta pubblicitaria. Non è chiaro quanto dei 100 milioni verrà speso in programmi e quanto in pubblicità. L’intesa tra Time Warner e Snap Tornando all’intesa con Time Warner, avrà durata biennale e abiliterà la diffusione di contenuti realizzati dalla compagnia, spaziando i diversi generi tipici del piccolo schermo. Secondo Gary Ginsberg, executive vice president di Time Warner, Snap ha guidato “l’evoluzione dei media”. “Siamo fiduciosi che questa partnership consentirà ai nostri show di raggiungere audience più grandi”, ha aggiunto. Se Time Warner non è l’unica realtà ad aver stretto un sodalizio con Snapchat, lo stesso si può dire per quest’ultima. L’app del fantasmino, infatti, non è l’unico social network a guardare con grande interesse alla televisione: Facebook, per esempio, dovrebbe lanciare quest’estate i propri show originali e sta incoraggiando i creators/editori a distribuire clip più lunghe da monetizzare attraverso i mid-roll; e poi c’è YouTube, che di recente ha varato negli Stati Uniti YouTube Tv, attraverso cui i consumatori possono guardare i canali dei più importanti broadcaster italiani e globali. In questo senso l’approccio di Snap pare essere più smart, focalizzato su filmati tra i 3 e i 5 minuti.