Autore: Redazione
27/07/2017

Sicurezza in auto e social network: ecco come la pensa la rete

Carglass e Blogmeter hanno analizzato le conversazioni sui principali social network per comprendere che cosa conti di più per gli automobilisti in materia di sicurezza

Sicurezza in auto e social network: ecco come la pensa la rete

Sicurezza in auto, un tema con innumerevoli sfumature e che chiama in causa moltissimi aspetti della quotidianità degli automobilisti. Aziende e istituzioni sono spesso protagoniste di campagne finalizzate a una corretta educazione sul tema. Qual è però il pensiero e quali le priorità degli internauti? Quali i principali argomenti di discussione quando si parla sui social media di sicurezza in auto e quali i canali più coinvolti? Sei mesi di indagini Carglass ha provato a dare delle risposte e, in collaborazione con la società di social media intelligence Blogmeter, ha studiato oltre 80.000 conversazioni social sul tema nell’arco di sei mesi (da novembre 2016 ad aprile 2017) tracciando un identikit dell’automobilista Italiano e delle sue priorità in fatto di sicurezza stradale. L’analisi è stata condotta attraverso la codifica manuale di un campione significativo di messaggi, che ha permesso di individuare con precisione le tematiche più citate in relazione ai temi della sicurezza stradale, cristalli auto e servizi accessori come l’igienizzazione della vettura e i tergicristalli. L’importanza della manutenzione Emerge il profilo di un automobilista piuttosto coscienzioso e sensibile quanto a importanza della manutenzione dell’auto - che è uno dei principali parametri di valutazione della sicurezza - e che mette nella lista delle priorità assolute il controllo dell’usura di pneumatici e freni, ritenuti principali responsabili di un’auto sicura, e gli ausili tecnologici di assistenza alla guida in essa installati. Attenzione alle categorie più deboli Particolare sensibilità, sui social network, nei confronti delle cosiddette categorie deboli della strada. Anche a commento di fatti di cronaca, il 17,8% delle conversazioni sulla sicurezza stradale cita i ciclisti ma anche i pedoni e le persone disabili che hanno bisogno di particolari precauzioni per la guida in sicurezza. Probabilmente, complici i recenti cambiamenti normativi, ben il 15,5% delle conversazioni fa inoltre riferimento ai bambini, esprimendo la necessità di una migliore sensibilizzazione per il corretto trasporto dei più piccoli in auto. La tecnologia e l’uso dello smartphone Se le conversazioni e i contenuti di natura Educational rappresentano la fonte di conversazione principale (24,5% del totale) quando si discute online di sicurezza, grande importanza, sul tema auto sicura, la ricoprono le tecnologie (11,6% delle conversazioni) utili a rendere più sicure tanto le strade (scia led antinebbia, asfalto drenante, rilevatori di stanchezza) quanto le auto (controllo dell’angolo cieco, controllo di superamento della carreggiata, impianti frenanti maggiorati). La già citata manutenzione (10,3%) rimane un tema importante, così come quello dello smartphone (8% delle conversazioni) alla guida. Meteo e parabrezza Le condizioni atmosferiche influiscono in maggior misura sulla sicurezza del parabrezza e sulla sua efficacia. Quando si parla online di sicurezza e visibilità insieme, il meteo è il primo fattore tenuto in considerazione (32, 6%), seguito dalla tecnologia (20%), e dagli ADAS con il 14,1% delle conversazioni a farne specifico riferimento. In tema di servizi accessori a vetri e visibilità, le spazzole tergicristalli sono top of mind nelle conversazioni con il 44,1% dei riferimenti, seguite da filtro dell’aria (37.1%) e Igienizzazione dell’abitacolo. Facebook palcoscenico privilegiato Il fatto che Facebook sia ormai il social network per eccellenza in quanto a conversazioni e dibattiti social non sorprende e lo conferma anche la tendenza inerente le discussioni in tema sicurezza in auto. Sorprende un po’ di più il distacco: più della metà del totale delle conversazioni registrate sul tema - per l’esattezza il 50,8% - avviene sul social di Zuckerberg, seguono Twitter con il 19,2%, i forum con il 12,4%, i commenti ai siti di news (6,9%) e i blog con il 5,3%.