Autore: Redazione
23/10/2017

Si chiude il pitch e Ikea Italia affida il media da oltre 20 milioni a Wavemaker

Al nuovo partner, che ha battuto MediaCom e Carat, lo sviluppo della strategia integrata di tutti i mezzi di comunicazione del gruppo e un approccio più targettizzato

Si chiude il pitch e Ikea Italia affida il media da oltre 20 milioni a Wavemaker

Si chiude con l’assegnazione dell’incarico a Wavemaker (la nuova brand frutto della fusione tra Mec e Maxus) la gara avviata da Ikea Corporate nell’aprile 2016 per individuare il nuovo partner media per lo sviluppo della strategia di contatto integrata dei mezzi di comunicazione, con un approccio strategico volto all’integrazione dei mezzi di comunicazione di massa e a un approccio one to one della comunicazione targettizzata. “Focalizzazione sul consumatore e sul come intercettarlo in una visione innovativa del purchase journey, delivery guidato dai dati attraverso la tecnologia, content management trasversale a tutte le leve di comunicazione e ossessione per la misurazione, cioè le keyword del posizionamento di Wavemaker, sono state le aree su cui abbiamo trovato immediata intesa con Ikea e saranno gli elementi fondanti della nostra collaborazione”, dichiara Andrea Fabrizio, General Manager di Wavemaker.

Il processo di gara

La consultazione, supportata da Ebiquity Italia, ha visto il coinvolgimento, oltre a Wavemaker, di MediaCom e Carat, che Ikea ha ringraziato in una nota per l’energia impiegata in tutte le fasi di gara. “A Initiative, l’agenzia che negli ultimi 8 anni ha sviluppato con impegno e professionalità tutte le attività di media per IKEA Italia, va il ringraziamento per il grande lavoro svolto”, si legge ancora nel comunicato diffuso venerdì scorso. Il mandato per Wavemaker sarà attivo a partire da gennaio 2018. La parte media legata alla strategia ed il buying per la parte SEM rimane in Italia in carico all’agenzia partner Webranking.

Gli investimenti

Il budget di Ikea Italia è di oltre 20 milioni di euro, stando allo spending del 2016, tre quarti dei quali destinati alla tv, seguita da radio e outdoor.