Autore: Redazione
14/12/2017

Rubicon Project punta al modello first price per le aste in header bidding

Il vincitore della transazione potrà scegliere se presentare la sua offerta first-price nell’asta finale all’header del venditore o avvalersi della soluzione gratuita Estimated Market Rate della società

Rubicon Project punta al modello first price per le aste in header bidding

Nel mese di settembre, Rubicon Project ha annunciato che, data la crescita dell’header bidding, avrebbe avviato un processo di rinnovamento delle dinamiche di asta per incontrare meglio le necessità dei propri clienti. Dopo una fase di test e di ascolto dei feedback dei partner della società, la company ha comunicato importanti cambiamenti che offriranno maggiore trasparenza e più scelta agli acquirenti e aumenteranno le possibilità di monetizzazione per i venditori. Cosa cambia La novità arriva dal blog ufficiale di Rubicon: “a partire dal 22 gennaio 2018, selezioneremo i vincitori di tutte transazioni via header bidding sulla nostra piattaforma in base a un modello first-price”, spiega il cto Tom Kershaw. Scelta libera Il vincitore della transazione potrà scegliere se presentare la sua offerta first-price nell’asta finale all’header del venditore o avvalersi della soluzione gratuita Estimated Market Rate (EMR) di Rubicon, funzione che stima le opportunità di riduzione del valore delle offerte mantenendo però alti i livelli di win rate. Basata su un algoritmo che monitora le condizioni di mercato esistenti rispetto alla vasta serie di dati che Rubicon possiede sui risultati d’asta, EMR è una soluzione semplice per gli acquirenti per adattarsi al mondo delle aste first price senza eccessiva complessità tecnica. Inoltre, EMR permette di fornire ai venditori maggiori entrate e una domanda più stabile e prevedibile. In entrambi i casi, la scelta rimane all’acquirente in base al metodo ritenuto più idoneo per la sua attività. Perché puntare al first price La società ha scelto questo modello per due ragioni: innanzitutto perché garantisce maggiore trasparenza, gli advertiser pagano solo quello che offrono e, inoltre, migliora l’accesso dei buyer all’offerta rendendo più facile competere con offerte first-price provenienti da altre sorgenti di domanda nell’asta finale. La spesa è anche minore se si utilizza la soluzione EMR, pensata per andare incontro alle esigenze di quelle piattaforme di acquisto che non hanno ancora ottimizzato le loro logiche d’asta per il first-price o che hanno scelto di non farlo. Cosa non cambia Come annunciato a novembre continueranno a non esserci commissioni di acquisto per i buyer, così da assicurargli più opportunità di successo nell’exchange Rubicon. Per la condivisione delle dinamiche e delle operazioni di asta con i buyer, saranno utilizzati i flag RTB standard nel flusso di offerte. Infine, per le transazioni a cascata e non con header bidding basate, ad esempio, sui tag, compresi i private marketplace, Rubicon continuerà ad utilizzare il metodo del secondo prezzo modificato.