Autore: Redazione
31/01/2017

Rocket Fuel, a gennaio +60% nelle prenotazioni di viaggi, ma il consumer journey non è lineare

Il predictive marketing ottimizza ogni parte del marketing mix e offre ai consumatori esperienze fluide, always-on e rilevanti

Rocket Fuel, a gennaio +60% nelle prenotazioni di viaggi, ma il consumer journey non è lineare

All’inizio dell’anno aumenta il numero delle prenotazioni di viaggi rispetto al periodo precedente: secondo i dati di un’indagine Emea di Rocket Fuel le prenotazioni effettuate a gennaio sono infatti superiori del 60% rispetto alla media del periodo natalizio. Il predictive marketing dà a marketer e agenzie una marcia in più per trovare gli utenti alla ricerca delle migliori offerte per le vacanze, in un mercato molto competitivo. Questa tecnologia si basa sull’intelligenza artificiale ed è utilizzata per ottimizzare ogni parte del marketing mix e offrire ai consumatori esperienze fluide, always-on e rilevanti. Prevedere il comportamento degli utenti Per il settore dei viaggi, l’applicazione dell’intelligenza artificiale consente alle aziende, non solo di comprendere, ma anche prevedere il comportamento degli utenti. Algoritmi avanzati definiscono dove si trovano i consumatori, a che punto sono del processo d’acquisto e quali messaggi pubblicitari li aiuterebbero ad arrivare all’acquisto. In questo modo è possibile mostrare offerte di viaggi e soggiorni a chi è pronto all’acquisto in modo da incrementare le conversioni e battere la concorrenza. Ad esempio, chi è interessato ad acquistare un viaggio non visiterà solamente siti di compagnie aeree, comparatori di prezzi o portali di news turistiche: potrebbe anche cercare informazioni sulle destinazioni su blog, guardare le foto delle spiagge più belle o persino comprare un nuovo costume da bagno su un sito di e-commerce. Potrebbe non navigare affatto su siti anche solo lontanamente connessi ai viaggi, ma è possibile trovare indizi delle sue intenzioni di acquisto nei viaggi precedenti o in come ha interagito con i post pubblicati sui social network di amici in vacanza. Con queste informazioni è possibile mostrare agli utenti le pubblicità più rilevanti in quel momento specifico. Consumer journey non lineare I dati relativi alle campagne di Rocket Fuel mostrano che il consumer journey per i prodotti travel non è affatto lineare, con marcate differenze nel comportamento degli utenti europei. Gli utenti inglesi sono quelli più portati a convertire su pubblicità posizionate su siti di viaggi (54%), mentre i tedeschi e i francesi lo fanno maggiormente su altri tipi di siti (su quelli di viaggio solo il 37%). Gli inglesi si sono anche rivelati coloro che necessitano del maggior numero di pubblicità prima di prendere la decisione di acquisto, con una media di 14 ad a testa. “Gli italiani, insieme agli inglesi, sono gli utenti che impiegano più tempo a convertire, con una media di oltre 10 giorni. Inoltre, con una percentuale del 40%, siamo quarti nella classifica di coloro che convertono maggiormente sui siti dedicati al turismo”, ha affermato Enrico Quaroni, Regional Director Southern Europe e MENA Region di Rocket Fuel Inc. “Per quanto riguarda invece l’acquisto di prodotti di altri settori in seguito alla prenotazione di un viaggio, gli italiani sono, tra gli utenti europei, quelli meno propensi a prendere decisioni d’acquisto e, quando lo fanno, nel 17% dei casi si limitano a noleggiare un’auto”.