Autore: Redazione
27/02/2017

Rai: il CdA approva il budget 2017. Rinnovato l’accordo con RCS Sport per il Giro d‘Italia, probabile durata di due anni

Le proiezioni evidenziano un risultato economico in sostanziale pareggio e un livello di indebitamento finanziario netto allineato al valore previsto per il 2016. Per i dettagli del contratto con RCS MediaGroup è stata convocata una conferenza stampa per mercoledì

Rai: il CdA approva il budget 2017. Rinnovato l’accordo con RCS Sport per il Giro d‘Italia, probabile durata di due anni

Il tetto agli stipendi Rai da aprile vale anche per artisti e presentatori. Il CdA Rai, che si è riunito giovedì scorso sotto la presidenza di Monica Maggioni, ha dato mandato al d.g. Antonio Campo Dall’Orto di applicare il limite di stipendio di 240mila euro appunto da aprile ai contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica. La decisione è stata presa, come atto cautelativo, in attesa dei pareri richiesti ai ministeri competenti che non sono ancora giunti alla Rai.

Un’interpretazione diversa dei ministeri potrebbe dunque bloccare la misura. Tra gli interessati, i volti più noti della tv pubblica come Fabio Fazio, Flavio Insinna, Antonella Clerici, Bruno Vespa, Massimo Giletti, Carlo Conti, Piero e Alberto Angela, Amadeus e Lucia Annunziata. I loro compensi sono a volte superiori o vicini ai 500mila euro annui. Molti tra loro preferiscono prendere tempo prima di reagire.

Parla, invece, l’ex presidente Rai, Lucia Annunziata. “Non c’è problema, è una legge dello Stato, una decisione del CdA Rai, io obbedisco - ha affermato -. Trovo anche giusto che il servizio pubblico offra un pagamento inferiore a quello che è il mercato”. Vespa si dice fiducioso: “Credo che il CdA abbia voluto in qualche modo invitare il ministero dell’Economia a una decisione di buon senso, se si vuole che la Rai resti nel mercato. E poiché il ministro Pier Carlo Padoan ha dato molte prove di essere una persona di grande buon senso, sono fiducioso che si troverà presto una soluzione”.

“Dal momento dell’approvazione della legge - si legge nella nota - la Rai ha chiesto a più riprese supporto interpretativo al Mef ma, allo stato, non è ancora pervenuta risposta. Il tentativo è stato quello di proteggere l’azienda dalle pesanti ricadute che un’applicazione immediata del limite retributivo sulle collaborazioni artistiche avrebbe avuto sull’intero equilibrio aziendale, sulla sua redditività e capacità di operare sul mercato”.

Approvato il budget 2017

Il CdA ha successivamente approvato all’unanimità il budget di Gruppo Rai per il 2017, illustrato da Campo Dall’Orto. Le proiezioni economiche evidenziano, nonostante la contrazione delle risorse pubbliche per circa 120 milioni di euro per effetto della riduzione dell’importo unitario del canone ordinario da 100 a 90 euro, un risultato economico in sostanziale pareggio e un livello di indebitamento finanziario netto allineato al valore previsto per il 2016. In questo contesto di minori risorse, il segno positivo della gestione operativa e il sostanziale pareggio previsto derivano dagli interventi di razionalizzazione impostati nell’area dei costi e degli investimenti di Gruppo, per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro. “Tali interventi - si legge nella nota - sono stati identificati con una logica selettiva, al fine di: preservare l’elevata qualità dell’offerta editoriale che ha caratterizzato il palinsesto 2016; proseguire il piano di sviluppo tecnologico, fattore questo abilitante per la trasformazione di Rai in una media company; mantenere la leadership nella qualità del prodotto e negli ascolti. Tali direttrici trovano in particolare conferma nel potenziamento delle risorse dedicate all’area digital e dal mantenimento di un adeguato livello di investimento nel prodotto e nella tecnologia, incluse le iniziative e i progetti focalizzati a migliorare in modo pervasivo l’efficienza industriale di Gruppo”.

Previsioni: ricavi e costi

  • Ricavi totali per 2.624 milioni di euro, di cui 1.768 milioni di euro ascrivibili al canone, in flessione per 153 rispetto al Forecast 2016.
  • Costi complessivi, inclusi ammortamenti, per 2.596 milioni di euro, in calo di 155 rispetto al 2016.
  • Investimenti di prodotto per 460 milioni e tecnici per 126, per un totale di 586 milioni, con una diminuzione sul 2016 di circa il 2%.
  • Gestione operativa in utile per 28 milioni e risultato di esercizio in sostanziale pareggio.
  • Posizione finanziaria netta stabile nell’ordine di 430 milioni di euro.

Il budget non tiene conto dell’estensione del tetto retributivo anche alle risorse artistiche: le proiezioni verranno pertanto rielaborate per analizzare i prevedibili impatti provocati dalla possibile ridotta attrattività dell’offerta editoriale di Rai.

L’accordo tra Rai e RCS sul Giro d’Italia e altre gare ciclistiche

Sempre il CdA Rai ha inoltre deciso di rinnovare - come ha confermato a DailyMedia l’ufficio stampa del Gruppo - l’accordo con RCS Sport per i diritti televisivi del Giro d’Italia e delle altre corse gestite dalla struttura di RCS MG. I dettagli dovrebbero essere illustrati in un’apposita conferenza stampa indetta per mercoledì, il cui invito congiunto è stato diramato venerdì scorso, e alla quale dovrebbe partecipare anche l’a.d. e presidente di RCS MG, Urbano Cairo.

Tutto ipotetico, perché, a far capo sempre a venerdì sera, da parte di Cairo stesso - da noi contattato - non c’era alcuna conferma (che potrebbe, però, essere arrivata tra sabato e ieri), né dell’accordo né tanto meno dell’incontro organizzato a Roma. In ogni caso, l’unica anticipazione in merito è venuta dal Sole 24 Ore, che riferiva di un nuovo contratto biennale, e non più quindi di quattro anni come i precedenti. Tanto meno si è parlato di valore dell’accordo, per il quale si è parlato di una richiesta da parte di Cairo anche del doppio rispetto al precedente “pacchetto” di diritti, la cui entità veniva accreditata in una cifra stimata intorno ai 10 milioni di euro.