Autore: Redazione
10/01/2017

Onrugby.it in concessione a Talks Media

La concessionaria amplia il proprio network con l’acquisizione del sito punto di riferimento per gli appassionati della palla ovale

Onrugby.it in concessione a Talks Media

Quando un anno parte bene lo si vede dal mattino. A parte prevedibile parafrasi, il 2017 inizia al meglio per Talks Media, che da quest’anno sarà la concessionaria del sito di Onrugby.it, noto sito web italiano dedicato al mondo della palla ovale. Con questo ingresso la struttura potenzia la propria offerta in ambito sportivo offrendo al mercato la possibilità di interagire con 3.700.000 di utenti unici mese (persone sempre meglio identificate e definite secondo il profilo socio-demografico) e 13.5 milioni di page view mensili.

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Emiliano Messeni

Onrugby.it, tutto sull’ovale

Va detto infatti, che in Italia la platea degli appassionati di rugby è composta da circa 2.500.000 di persone (numero in continuo aumento -  si pensi che il 43% della popolazione italiana adulta ha dimostrato una grande propensione/curiosità nei confronti della disciplina). Nel dettaglio, Onrugby.it parla ad oltre 210.000 utenti unici mese, per il 90% uomini, ulteriormente segmentabili per fasce di reddito (il 75% è di fascia medio-altoa). Sono invece 1.800.000 le pagine viste mese (dati analytics), a conferma che Onrugby, in assoluto, è un punto di riferimento per il rugby nel nostro Paese.

Talks Media amplia le possibilità di pianificazione

L’accordo dà anche nuova linfa a Talks Media che amplia le possibilità di pianificazione studiate per gli inserzionisti: campagne display, rich media e nuovi formati video cross device nell’offerta del portale. Emiliano Messeni, direttore commerciale di Talks Media, ha commentato: “È con grande soddisfazione che accogliamo nel network Onrugby.it. Questa alleanza non fa che confermare la nostra attitudine a puntare su realtà che sono ben oltre un progetto editoriale. Vere e proprie community da poter presentare ai nostri clienti, quindi vere e proprie possibilità per creare valore aggiunto”.