Autore: Redazione
01/06/2017

Da oggi Sadoun è il nuovo ceo e chairman di Publicis Groupe

Ma gli azionisti premiano l’uscente Maurice Lévy con la presidenza del consiglio di vigilanza e un compenso di 2,8 milioni di euro all’anno

Da oggi Sadoun è il nuovo ceo e chairman  di Publicis Groupe

Il primo giugno è arrivato e Arthur Sadoun da oggi è il nuovo ceo e chairman di Publicis Groupe. Il 46 enne, storico braccio destro del presidente uscente Maurice Lévy, si insedia oggi nella sede di Publicis Groupe a Parigi alla presenza di tremila top manager del gruppo. Sadoun non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alla sua nuova prestigiosa posizione, lasciando fino all’ultimo i riflettori puntati su Lévy, che a 75 anni diventa presidente del consiglio di vigilanza di Publicis Groupe con compenso di 2,8 milioni di euro all’anno (maggiore dei 2,5 milioni di euro guadagnati come amministratore delegato nel 2016), cifra approvata dal voto degli azionisti mercoledì. Proprio alla riunione annuale degli azionisti a Parigi, Lévy ha dichiarato che avrebbe voluto “uscire in punta di piedi” dalla holding, che controlla tra le altre Saatchi & Saatchi, Publicis.Sapient, Leo Burnett e Publicis Worldwide.

“Ci è voluto più di un anno a Elizabeth Badinter per convincermi di assumermi il suo ruolo nel consiglio di sorveglianza”, ha detto Lévy riferendosi all’attuale presidente del consiglio di vigilanza nonché figlia del fondatore del gruppo, Marcel Bleustein-Blanchet. “In ultima analisi ho capito che in una società come la nostra che si basa sui legami umani, c’è una quantità enorme di cosa da fare ... anche se avrei potuto avere altri sogni e altre ambizioni”, ha aggiunto. Sadoun, a malincuore, ha preso la parola sul palco dopo l’insistenza degli azionisti, nonostante avesse deciso di non dire nulla fino al suo primo giorno in carica. Riferendosi al suo rapporto di lavoro con Lévy, Sadoun ha detto: “Non c’è un ragazzo nuovo sui blocchi di partenza, ma un nuovo duo”. Lévy ha detto di Sadoun: “Ha un compito importante davanti a lui per condurre Publicis a una nuova era ... più incerta ma anche più eccitante di prima”. L’addio a Lévy è stato celebrato con un film che ha mostrato una selezione dei suoi 46 anni a Publicis Groupe.