Autore: Redazione
04/04/2017

Novartis prosegue la campagna pubblicitaria “Chiedi al tuo dermatologo”

L’iniziativa, lanciata nelle scorse settimane, è patrocinata da A.DI.PSO., ADOI e SIDeMaST, e vuole invitare i pazienti a rivolgersi al proprio medico per chiedere nuove risposte

Novartis prosegue la campagna pubblicitaria “Chiedi al tuo dermatologo”

Entrano nello studio del dermatologo e chiedono un tuffo in piscina, una partita a calcetto e un vestito scollato. Questi i gesti al centro della campagna “Chiedi al tuo dermatologo”, un progetto di Novartis, con il patrocinio dell’Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.DI.PSO.) e delle Società Scientifiche ADOI (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani) e SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), che invita le persone affette da psoriasi a non accontentarsi e a chiedere al dermatologo nuove risposte per la propria pelle. Queste circostanze sono uno spunto per parlare di una patologia che non resta a “fior di pelle”, ma che, al contrario, ha significativi risvolti psicologici su quanti sono chiamati a conviverci. A confermarlo sono i dati emersi da “Clear About Psoriasis”, la recente indagine che Novartis ha condotto su un campione di 8.300 pazienti provenienti da 31 Paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia. Il 33% dei pazienti ritiene di non sopportare lo sguardo degli altri e 1 paziente su 3 si sente inadeguato come partner. Anche per il campione italiano, la qualità di vita è fortemente influenzata dalla patologia, confermando il dato mondiale. No ai “falsi profeti” “Chiedi al tuo dermatologo” nasce dalla volontà di ridurre il disagio e la sfiducia denunciati dai pazienti. È qualcosa di più di una campagna di informazione: è un appello che incoraggia le persone con psoriasi a rivolgersi al proprio dermatologo per ricevere nuove risposte per la propria pelle. Un progetto che richiama fortemente l’alleanza tra medico e paziente. In uno scenario in cui il peso della malattia spesso porta a consultare “falsi profeti” o a curarsi da soli, rivolgersi al proprio dermatologo è il primo passo da compiere. L’iniziativa, già avviata in altri Paesi europei, tra cui Austria, Germania, Grecia, Svezia e Svizzera, in Italia interessa la radio, il web e i social network. Il sito www.lapelleconta.it è a disposizione degli utenti per offrire maggiori informazioni sulla campagna, sulla clear skin, sul Pasi e per individuare i centri specializzati. Inoltre i pazienti, se lo desiderano, possono scaricare una “traccia di colloquio” con indicazioni utili per gestire l’incontro con il dermatologo. GAS Communication ha curato l’ufficio stampa e le media relation della campagna.