Autore: Redazione
09/02/2017

Nielsen, superate le previsioni per il 2016: il mercato chiude a +3,6% a quota 8,22 miliardi di euro

Senza le stime search e social la crescita è stata dell’1,7%; dicembre archiviato a +1,2%

Nielsen, superate le previsioni per il 2016: il mercato chiude a +3,6% a quota 8,22 miliardi di euro

Il mercato degli investimenti pubblicitari chiude il 2016 in crescita dell’1,7% rispetto al 2015. Nel singolo mese di dicembre la raccolta cresce dell’1,2%. Se si aggiungesse anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di dicembre a +3% e il periodo consolidato in crescita del 3,6%, come previsto.

“Da più parti si era parlato di una crescita intorno al 3%, grazie anche a un autunno che, nonostante le incertezze provenienti da più ambienti, si è dimostrato in linea con le crescite dei mesi precedenti. Il terzo trimestre consecutivo di crescita dà segnali di consolidamento e di stabilità per il futuro”, ha spiegato Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen.

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Tv a +4%, stampa sempre in negativo

Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce del 4% a dicembre, chiudendo l’anno a +5,4%. Sempre negativa la stampa: quotidiani e periodici nel singolo mese si attestano rispettivamente a -8,4% e -9,3%, calando nel 2016 del 6,7% e del 4%. Conferma l’andamento positivo la radio: la crescita di dicembre (+15%) porta la raccolta complessiva dell’anno a +2,3%.

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Web, search e social portano in positivo il segmento

L’incremento di internet è dovuto principalmente a search e social, sulla base delle stime realizzate da Nielsen. Relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, infatti, il web cala del 2,3% nel periodo cumulato e dell’1,2% nel singolo mese di dicembre. Allargando il perimetro all’intero universo del web advertising, la raccolta del 2016 chiude a +8%.

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Gli altri media

Positiva la performance del cinema a dicembre e nei 12 mesi (+6,9%). Il transit torna in positivo a dicembre, ma rimane negativo il periodo cumulato (-2,6%). L’ottimo andamento della GoTv a dicembre porta a +3,4% il confronto con il 2015. L’outdoor chiude l’anno a -4,3%. “Guardando all’andamento complessivo dell’anno – aggiunge Dal Sasso - si nota che la crescita è stata trainata da un maggior investimento medio su tutti i mezzi, da parte di un numero minore di aziende rispetto al 2015. Dopo tre anni di “rosso”, tornano in positivo alcuni settori fondamentali per il mercato come le automobili e la telefonia, che storicamente sono stati motore di crescita nel periodo d’oro della pubblicità. Dall’altro lato si assiste a una comprensibile frenata da parte della finanza, motivata anche dal momento non florido del comparto bancario”.

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I settori merceologici

Per quanto riguarda i settori merceologici nel dettaglio, solo 6 arrivano a fine 2016 con un segno negativo. Per i primi comparti del mercato, si registrano andamenti differenti nei 12 mesi: crescono le telecomunicazioni (+4,8%), la distribuzione (+11,2%) e i farmaceutici/sanitari (+7,7%), cui si contrappongono i cali della finanza (-14%) e dell’abbigliamento (-5,9%). Tra gli altri che contribuiscono alla crescita, si segnalano le buone performance del mercato delle automobili (+5,9%), industria/edilizia (+38,4%), tempo libero (+16,9%) e abitazione (+6,3%).

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Il 2017 inizia con una buona spinta

“Il 2017 - conclude Dal Sasso - inizia con una buona spinta. Anche se privo di grandi eventi mediatici, l’anno beneficerà di un 2016 che ha visto il consolidamento degli investimenti da parte di aziende abituate a comunicare e che continueranno a farlo. Probabilmente saranno sacrificati i piccoli budget, ma in periodi di incertezza è una dinamica di mercato preferibile per una industry che sta affrontando un grande cambiamento in termini di innovazione tecnologica e organizzativa”.

Sassoli: «24 mesi consecutivi di crescita e chiusura sopra le aspettative. Segno positivo anche nel 2017»

“Avevamo previsto una crescita del mercato a fine 2016 poco sopra il 3%, ma siamo andati oltre. Il dato del 3,6%, appena reso noto da Nielsen, fa sì che il 2016 sia l’anno di conferma di una crescita che sembra consolidarsi”, ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di UPA - l’associazione di riferimento degli investitori pubblicitari in una nota inviata in seguito al rilascio dei dati Nielsen relativi all’anno scorso.

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Lorenzo Sassoli De Bianchi - brexit

Segno positivo superiore al 2% anche per il 2017

“Per quanto riguarda il 2017 - ha aggiunto Sassoli de Bianchi - non possiamo che confermare le nostre previsioni, ossia che sarà il terzo anno consecutivo a chiudere in positivo, sopra il 2%, e ciò rimarca, nonostante si tratti di un anno dispari senza eventi importanti e con diverse incognite politico-economiche, la voglia di crescere del mercato della comunicazione”.

Televisione: nel 2016 crescita del 5,4%, tutti i network nazionali sono in territorio positivo

Mediaset si conferma leader di mercato con ricavi per circa 2,2 miliardi di euro, e un incremento del 2,8% sull’anno precedente; performance simili a due cifre per Sky e Discovery; in territorio positivo anche La7

La chiusura del 2016 conferma lo stato di salute del mezzo televisivo, che nei dodici mesi registra una crescita cumulata del 5,4%. Complessivamente, i fatturati pubblicitari stimati della tv sono stati di oltre 3,8 miliardi di euro mentre nel 2015 hanno superato i 3,6 miliardi. La Rai ha raccolto circa 798,3 milioni di euro contro i 751,2 milioni del 2015, con una crescita del 6,3% anno su anno. Mediaset è leader di mercato con ricavi pubblicitari per circa 2,2 miliardi di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 2,1 miliardi del 2015. La7 chiude l’annata in positivo, con un incremento dell’1,9% e fatturati per oltre 157 milioni, a fronte dei 154,1 dell’anno scorso. Sky conclude a +13,5, con 484,5 milioni contro i 426,9 milioni del 2015. Discovery mette a segno un +13,4% e registra fatturati per 240 milioni nel 2016, contro i quasi 211,7 del 2015.

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