Autore: Redazione
23/03/2017

Nextplora: migliorano i tassi di viewability in Italia nel 2016; frodi al 2,5%

Ad affermarlo è l’ultimo rapporto dell’agenzia, secondo cui il 54% della pubblicità è visibile per più di un secondo. L’amministratore delegato. Andrea Giovenali: “La sfida sarà elevare la soglia di visibilità sopra i 10“

Nextplora: migliorano i tassi di viewability in Italia nel 2016; frodi al 2,5%

In Italia il 54% della pubblicità digitale è visibile per più 1 secondo e il 36% supera la soglia dei 5 secondi: a rivelarlo è il nuovo ‘Rapporto sulla Viewability e l’efficacia a target delle campagne digital’ diffuso da Nextplora, agenzia di insight management specializzata nella determinazione del ROI di pubblicità e media guidata da Andrea Giovenali. La società che distribuisce in Italia le soluzioni di monitoraggio di DMA Institute - leader in 30 Paesi nell’audit dei media digitali - ha analizzato sul territorio nazionale la viewability su più di 12 miliardi di impression nel corso del 2016.

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Il gap con il resto d’Europa va colmandosi

Il report mostra come nell’ultimo anno il gap tra i tassi di viewability delle campagne italiane e quello dei principali paesi europei analizzati - >1 sec 59%, >5 sec 41% -, è andato in parte colmandosi, con una differenza ancora di 5 punti, rispetto ai 10 che si erano registrati nel 2015. Questa differenza dell’Italia con l’estero è più marcata per alcuni formati, mentre per large rectangle e skyscraper il nostro mercato registra una migliore viewability. Nell’ultimo anno è migliorata l’efficacia delle campagne sui principali target group, con una dispersione della pubblicità online sul target adulto 18-54 anni pari solo al 9%, che cresce al 27% se però si considerano solo le fasce più adulte di questa popolazione (30/54 anni).

Premiati gli sforzi degli editori

“Il miglioramento dell’efficacia delle campagne conferma gli sforzi compiuti dagli editori, sia sul piano della viewability, che sugli strumenti di targeting - commenta Andrea Giovenali, amministratore delegato di Nextplora -. La sfida dei prossimi mesi sarà quella di elevare la soglia di visibilità sopra i 10”, che per nostra esperienza è il valore oltre il quale il messaggio viene ricordato e la campagna genera effettivi risultati per le aziende”.

Frodi al 2,5% nel 2016

Nell’ambito delle campagne analizzate del 2016, circa il 2,5% delle impression è stato interessato da fenomeni di frode, come ad esempio il traffico proveniente da paesi esteri a cui la campagna non era indirizzata, o da sistemi automatizzati di generazione o indicizzazione delle pagine, detto anche not human traffic. “Gli investitori devono sempre garantirsi con informazioni obiettive ed indipendenti che le loro campagne siano almeno allineate a questi risultati in futuro, - continua Giovenali - e che ciò sia esteso anche ad alcuni grandi operatori della pubblicità online che invece non vogliono aprirsi alla misurazione indipendente, o scelgono da chi farsela condurre”.