Autore: Redazione
19/02/2017

News Corp, ricavi in calo del 2%, a quota 2,12 miliardi; la pubblicità a -9%

News Corp, ricavi in calo del 2%, a quota 2,12 miliardi; la pubblicità a -9%

News Corp ha chiuso in perdita il suo secondo trimestre fiscale. Il gruppo editoriale di Rupert Murdoch ha registrato un rosso di 219 milioni di dollari nei tre mesi al 31 dicembre scorso contro quello da 106 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Hanno pesato gli oneri dovuti alle attività australiane legate alla stampa. Gli utili per azione, al netto di voci straordinarie dell’azienda che pubblica, tra gli altri, The Wall Street Journal e The Sun, sono stati di 19 centesimi, uno meno del risultato dell’anno precedente, ma uno in più delle stime degli analisti. I ricavi sono scesi, invece, del 2%, a quota 2,12 miliardi di dollari. La divisione News & information Services In particolare, la divisione News and Information Services ha visto una flessione delle vendite del 7%, attestandosi a 1,303 miliardi; gli introiti derivanti dalla pubblicità sono diminuiti del 9%, ma al netto di fluttuazioni valutarie il calo è stato dell’8%; le vendite in edicola e da abbonamenti sono scese del 5%, ma sarebbero salite dell’1% al netto di fluttuazioni valutarie negative per 28 milioni di dollari; i ricavi digitali sono aumentati al 27% rispetto al 22% dell’anno prima. Nella piccola, ma in crescita, divisione dei servizi immobiliari digitali il giro d’affari è aumentato del 16% a 242 milioni, segno del buon andamento del traffico su realtor.com. Robert Thomson, amministratore delegato, ha sottolineato la buona performance delle attività digitali nel real estate, “sulla strada giusta per diventare il principale contributore alla nostra redditività”. Cresce il digitale Thomson ha anche fatto notare lo spostamento verso il digitale delle attività editoriali. “Siamo particolarmente fiduciosi nel valore dei nostri marchi vista la crescente domanda da parte dei clienti di un giornalismo accurato e tempestivo”, ha aggiunto l’a.d., annunciando che il Wall Street Journal ha oltre 2,1 milioni di abbonati a pagamento e che, per la prima volta, oltre il 50% di loro è digitale”. Restano comunque “venti contrari nella pubblicità su carta stampata”.