Autore: Redazione
20/11/2017

Netcomm: il Food & Grocery scopre la multicanalità e punta a migliorare l’esperienza dei clienti

L’ecommerce food in Italia segna una crescita del 43% in un anno: vale 849 milioni di euro

Netcomm: il Food & Grocery scopre la multicanalità e punta  a migliorare l’esperienza dei clienti

Il cibo è un elemento tradizionalmente molto importante nella cultura italiana: lontano dal rispondere semplicemente a un bisogno fisiologico, ha per il consumatore un valore anche sociale e culturale. Il convegno Netcomm Focus Food, sviluppato in collaborazione con Fiera Milano, analizza le principali tendenze in atto nel settore e ne tratteggia gli scenari futuri. Un appuntamento che rappresenta la prima tappa di un percorso che vedrà tra gli appuntamenti principali la prossima edizione di Tuttofood, in FieraMilano dal 6 al 9 maggio 2019. Tassi di crescita che lasciano pochi dubbi “Gli stili di vita oggi cambiano con una rapidità mai vista prima: è quindi normale che anche il rapporto dei consumatori con il cibo si trasformi continuamente”, spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm. “Questa evoluzione punta decisamente verso un’integrazione del digitale anche all’interno di un’esperienza di per sé molto fisica, com’è quella del cibo. La tendenza è evidente: l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management Politecnico di Milano afferma che oggi l’ecommerce legato al settore food in Italia vale 849 milioni di euro, cioè il 4% del volume totale del commercio digitale italiano. Il dato più impressionante è il tasso di crescita annuo, che evidenzia un aumento del 43% rispetto ai volumi del 2016”. L’evoluzione del rapporto tra consumatore e cibo Alla base delle trasformazioni del settore c’è l’evoluzione del rapporto che i consumatori hanno con il food & beverage. Una maggiore attenzione per la convenience, intesa come convenienza economica ma anche come rapidità di consegna, eventualmente di preparazione, oltre che ovviamente di consumo. Altrettanto importante è la ricerca di prodotti specifici, dettata da nuove scelte alimentari. Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è l’esperienzialità, quindi la valorizzazione di tutti quegli elementi che contribuiscono a rendere il pasto un momento di piacere al di là del soddisfacimento di un bisogno. Un trend globale La percentuale di e-shopper italiani che acquistano prodotti alimentari è in continua crescita: a marzo 2017 erano il 24%, secondo l’osservatorio NetRetail. La tendenza non riguarda solo l’Italia, ma è anzi evidente su scala globale. Secondo le rilevazioni Statista, il valore del Food & Beverage in Europa ammontava a 10 miliardi di dollari nel 2016, con previsioni di crescita annue del 13%: nel 2021 il valore dell’ecommerce alimentare in Europa raggiungerà i 18 miliardi di dollari. Valori simili si riscontrano negli Stati Uniti, mentre la Cina sperimenterà una vera e propria esplosione passando dai 10,9 miliardi di dollari del 2016 a 30,3 miliardi di dollari nel 2021, con un tasso annuo medio di crescita del 23%. I compratori digitali non ambiscono ad abbandonare i punti vendita fisici, ma si aspettano anzi di migliorare il proprio customer journey attraverso l’integrazione di questi diversi canali: lo studio NetRetail 2017 evidenzia come per il 33,7% dei consumatori omnicanale lo smartphone giochi un ruolo fondamentale nell’orientare i comportamenti di consumo in negozio.