Autore: Redazione
05/05/2017

Nel primo trimestre la crescita organica complessiva delle holding media all’1,7%

Omnicom risulta essere la sigla che ha performato meglio, ma permangono interrogativi legati alla mancanza di trasparenza e all’ingresso delle società di consulenza nel comparto

Nel primo trimestre la crescita organica complessiva delle holding media all’1,7%

Omnicom è la holding media che nel primo trimestre dell’anno ha fatto registrare la crescita  organica più elevata, in attesa di conoscere i risultati di Dentsu Aegis Network, il cui bilancio verrà pubblicato il prossimo 15 maggio. La holding americana ha registrato una crescita organica del 4,4%, mentre il suo giro d’affari è incrementato fino a 3,6 miliardi di dollari. Dall’altra parte di questa speciale graduatoria si posiziona Publicis Groupe, la cui crescita organica è stata negativa per l’1,2%. Nonostante ciò, il fatturato del Gruppo francese è incrementato dell1,6% a 2,3 miliardi di euro.  Crescita organica flat per WPP (0,2%), ma importante incremento, pari al 17%, degli introiti arrivati a quota 3,6 miliardi di sterline. La compagnia è quella che più risente degli effetti del Brexit e della svalutazione della sterlina, oltre che della perdita di budget molto importanti: su tutti AT&T e Volkswagen. Sir Martin Sorrell ha comunque riservato parole di fiducia nei confronti della Gran Bretagna, assicurando che le performance di questo mercato sono “buone” nonostante il Brexit. Ora gli occhi del manager sono puntati sul processo che porterà all’abbandono dell’Unione europea da parte della Gran Bretagna, caratterizzato da grande incertezza. Anche Havas ha segnato una crescita organica flat (0,1%), mentre le revenue sono aumentate del 2,6% a 519 milioni di euro. Più elevata la crescita organica di Interpublic, +2,7%, a fronte di un incremento dei ricavi dello 0,7% a 1,8 miliardi di dollari. Brian Wieser, analista di Pivoltal Research Group, ha calcolato che la crescita organica globale per il settore si è attestata all’1,7%. I motivi di questo tiepido risultato? L’incertezza intorno all’operato del governo americano. Sul fronte prettamente pubblicitario, un rallentamento è stato provocato dal famoso rapporto condotto l’anno scorso dall’Association of National Advertisers, per cui il comparto è connotato da una generale mancanza di trasparenza. Anche l’ingresso delle grandi società di consulenza, tra cui Accenture e Deloitte, sta erodendo i margini delle holding media. La situazione dovrebbe migliorare nel secondo trimestre, almeno è quanto hanno affermato le diverse sigle.
holdingcompanygrowth-2017050202510330