Autore: Redazione
26/01/2017

Nel 2016 la pubblicità cresce del 6,8%, trainata dal digital; bene tv e ooh

Nel 2016  la pubblicità cresce  del 6,8%, trainata dal digital; bene tv e ooh

Il mercato pubblicitario americano rallenta nell’ultimo mese del 2016, chiudendo l’intero anno a +6,8%. A rivelarlo le stime dello Standard Media Index, secondo cui a dicembre la spesa è cresciuta di appena lo 0,7%, mentre gli ultimi tre mesi hanno fatto registrare incrementi del 4,3% sul pari periodo. A trainare il settore è stato il digitale, a +13,3% sul 2015. Al netto di Facebook e Google il comparto internet ha comunque segnato un bel +8,7%. Una situazione diversa da quella italiana, dove i due giganti hi tech riportano in positivo il web, altrimenti in perdita dopo anni di risultati positivi. Tuttavia, negli ultimi tre mesi il digitale ha sofferto, salendo solo del 7,1%, con gli investimenti retail e telco in contrazione. A beneficiarne la televisione: per lo studio, la scelta dei grandi spender di queste categorie è stata dettata dalla mancanza di performance sul web. Nel 2016 la televisione ha accresciuto il giro d’affari del 4,4%, cavalcando l’effetto di Olimpiadi ed elezioni. Addirittura , NBC ha fatto +20% (sulla spinta proprio del grande evento sportivo), mentre la CBS ha chiuso a +3,2%; in calo ABC (-2,2%), Fox (-4,6%) e Univision (-3,4%). In Italia i principali operatori hanno tutti segni positivi davanti alle proprie percentuali. I magazine continuano a scontare la crisi del settore, a -9,1%, con i quotidiani a -13,9%, mentre la radio è rimasta invariata, lasciando per strada solo lo 0,5%. Bene l’out-of-home, in crescita del 6,9%.