Autore: Redazione
29/11/2017

Moving Up: il futuro dell’out of home è digitale

L’intervista a Marco Valenti, chief executive officer e founder della società specializzata in tecnologie digitali per il segmento ooh

Moving Up: il futuro dell’out of home è digitale

Una quota sempre crescente della spesa pubblicitaria è deviata verso il digital out of home (DOOH), che si stima possa rappresentare nel 2021 il 43% del mercato con un tasso di crescita pari all’11,7%. Un settore in ripresa, dunque, quello dell’out of home, che recupera grazie alla componente digitale dopo un lieve calo registrato nel 2016. Il segreto è applicare le tecnologie e il know how tipici del web alle campagne in esterna. Questa è, infatti, la ricetta di Moving Up, società specializzata in processi strategici di digitalizzazione per editoria tradizionale e clienti professionali. Marco Valenti, ceo e founder dell’azienda, sarà protagonista del workshop “DOOH: La digital transformation è realtà”, oggi a IAB Forum (17:15 GLASS room), un incontro realizzato da Clear Channel in collaborazione con IAB Italia, Class, IGPDecaux, Grandi Stazioni e Moving Up. Ecco l’intervista che Valenti ha rilasciato a DailyNet. Come la vostra tecnologia può cambiare il destino del settore dell’out of home? Negli ultimi dodici mesi, in Moving Up abbiamo creato una divisione di ricerca e sviluppo finalizzata a studiare un mezzo di comunicazione storico come l’out of home, con lo scopo di mettere a disposizione del mezzo il know-how e le tecnologie tipiche del web come misurazione, rendimenti in tempo reale e così via. È nata quindi una SSP cross mediale chiamata Digital First, che consente di pianificare e monitorare campagne cross mediali in grado di misurare in tempo reale, e non più solo in modalità statistica, l’effettiva resa di una campagna in esterna, sia essa di affissione tradizionale o digitale. Avete in previsione partnership strategiche in questo contesto? Abbiamo siglato accordi strategici che ci vedono già digital company di alcuni dei player più importanti di questo mercato. A oggi, è possibile pianificare tramite Moving Up circa il 60% degli impianti di DOOH italiani. In che modo siete riusciti così rapidamente a inserirvi all’interno di una filiera come quella delle affissioni? Il nostro è un approccio da digital company. Più che una concessionaria che rivende spazi o affissioni digitali, Moving Up è una realtà che segue le concessionarie proprietarie dei mezzi in tutta la loro digital transformation. Aiutiamo player, clienti e agenzie ad approcciarsi in modo digitale al mezzo. Mezzo che sta dimostrando di poter divenire ambito d’investimento importante nell’advertising. Secondo quanto emerge dall’ultima edizione del report “Entertainment & Media Outlook in Italy 2017-2021” di PwC, per esempio, il DOOH risulta il principale fattore di crescita della pubblicità OOH. Sebbene la spesa pubblicitaria del segmento physical out of home (OOH) abbia registrato un calo nel 2016 (-2,6%), si stima che vi sarà una ripresa del mercato complessivo OOH dal 2018, grazie alla maggiore incidenza della componente digitale. Una quota sempre più crescente della spesa pubblicitaria è deviata verso il DOOH che si stima possa rappresentare nel 2021 il 43% del mercato con un tasso di crescita pari all’11,7% (CAGR 2017-2021). Ed è proprio guardando a questo futuro scenario che stiamo perseguendo la creazione di standard tecnici, di misurazione e commerciali riconosciuti a livello nazionale e non solo, presidiando in seno a IAB il tavolo di lavori dedicato al DOOH. Quali sono i risultati raggiunti nel 2017 e che progetti avete in campo in questo momento? Sebbene il 2017 abbia rappresentato per Moving Up solo il secondo anno di vita, l’esperienza ultra decennale nel settore della comunicazione del suo asset societario ha fatto sì che sia stato un anno molto importante, con una raccolta costante di riscontri positivi da parte del mercato. La struttura di Moving Up è passata da 7 unità a fine 2016 a contare oggi più di 20 risorse dislocate tra le sedi di Milano, Roma e Palermo. Un ampliamento che rispecchia una crescita rapida in termini di fatturato, con un incremento del 250% rispetto al 2016. Quali gli obiettivi per il 2018? Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo anno sono ancora più ambiziosi. Abbiamo, infatti, intenzione di rilasciare nuove tecnologie proprietarie che potranno potenziare sempre di più la nostra offerta cross mediale (web, dooh, radio, etc) e di ampliare il team con l’inserimento di nuove importanti figure. Posso poi anticipare che comunicheremo a breve le nostre novità per il 2018, sviluppate secondo l’obiettivo che ci contraddistingue sin degli esordi: approcciare il mercato con una logica consulenziale mixando know-how, tecnologia e advisory per garantire sempre un valore aggiunto reale rispetto a modalità più classiche, come quello da concessionaria.