Autore: Redazione
06/03/2017

Mosaicoon, il punto con l’head of marketing Luca Di Persio

Forte della nomina a Marketing Partner globale di Facebook, la società si avvicina al mondo degli editori e svela il payoff “Human Creativity Engine”

Mosaicoon, il punto con l’head of marketing Luca Di Persio

Settimana scorsa Mosaicoon ha annunciato di essere stata nominata Marketing Partner globale di Facebook per il Video Content Marketing. In base alla novità, l’azienda di origine siciliana agirà da facilitatore per quelle società che vogliono migliorare le performance delle proprie campagne sul social. DailyNet ha intervistato l’head of marketing della compagnia, Luca Di Persio, per approfondire il tema.

Cosa significa questo riconoscimento?

Questo riconoscimento rappresenta un traguardo davvero importante. E lo interpreto come un segnale molto chiaro: stiamo andando in una direzione molto simile a quella di Facebook sia per la massima rilevanza del contenuto video sia degli aspetti tecnologici, tratti comuni alle attività di entrambe le aziende. La partnership è globale e non riguarda solo il nostro Paese.

Come interpretate la tecnologia in Mosaicoon?

La nostra tecnologica rompe le regole perché permette alle aziende di ridurre, saltare e rimuovere la complessità alla base del processo creativo tradizionale, perché hanno accesso illimitato a una vastissima library di video a livello globale. Non facciamo solo saltare la complessità ma abbassiamo al minimo il rischio di un investimento media, perché con Mosaicoon si pagano solamente i filmati effettivamente visualizzati.

Quindi la vostra tecnologia è unica?

Pensiamo di non avere nessun competitor diretto: questo perché le nostre strategie sono complementari a quelle dei principali attori dell’industry. E questo riconoscimento è importante per posizionarci sul mercato: noi non togliamo denaro ad altri ma forniamo vantaggi concreti. Per esempio, i centri media possono rivolgersi a Mosaicoon per reperire contenuti video utili ad attivare campagne pubblicitarie. E le agenzie creative possono attingere a filmati, magari da erogare a supporto di altre operazioni. Siamo una tech company, che ha trovato il sistema di scalare la creatività video. E ora siamo al lavoro anche per sviluppare un programma dedicato ai publisher, ma non posso aggiungere altro.

Di recente avete svelato il vostro nuovo payoff. Ci dice qualcosa in più?

Human Creativity Engine è il nostro nuovo payoff. Che cosa vuol dire? Noi abbiamo una visione della tecnologia che, semplificando i processi e riducendo al massimo la complessità, rimette al centro l’uomo e accende nuove possibilità. Si crea così un sistema positivo, in grado di generare valore, energia e movimento.

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Mosaicoon

Come sta evolvendo il rapporto con i creators?

Da poco siamo in un momento di forte espansione del nostro network di creators, perché abbiamo rilanciato la nostra campagna ‘Trash the brief’, un concetto che vogliamo veicolare sia a creativi sia ai brand manager. Perché la tecnologia di Mosaicoon è capace di valorizzare sia le produzioni dei creator sia le attività dell’azienda attraverso un know how molto avanzato e la possibiltà di un accesso illimitato ai video.

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Mosaicoon Sonar

E il tema degli analytics?

Sonar, il nostro servizio di analytics, ha servito più di 130 aziende top spender, che lo hanno utilizzato per capire come sfruttare al meglio i contenuti video all’interno della strategia video.