Luca Di Persio, cmo della società, spiega le strategie per il futuro: nuova versione premium di Essentials, introduzione di Value Extended Services e irrobustimento delle relazioni con tutti gli attori del mercato
Grandi novità in casa Mosaicoon, l’azienda siciliana che l’anno scorso ha chiuso il più grande round di finanziamento del comparto di riferimento, raccogliendo 8 milioni di dollari. Guidata dall’amministratore delegato e fondatore Ugo Parodi Giusino, infatti, ha annunciato di essere entrata nel programma Elite, il programma di Borsa Italiana - London Stock Exchange Group dedicato alle aziende più all’avanguardia che intendono fare un percorso verso l’apertura di capitale a terzi, la managerializzazione e la possibile quotazione in borsa.
Mosaicoon vi fa il suo ingresso insieme a 19 aziende rappresentative di diversi settori, provenienti da 8 diverse regioni italiane, con un fatturato aggregato di 953 milioni di euro e un totale di 4300 lavoratori, ma è l’unica selezionata nella categoria “Software e servizi informatici” per il carattere fortemente innovativo della sua piattaforma tecnologica e del suo modello di Sharing Entertainment.
La nomina di Alessandro Messana a cfo
Contestualmente l’azienda ha ufficializzato la nomina di Alessandro Messana in qualità di chief financial officer. Messana si unisce al team di Mosaicoon dopo anni di esperienza maturati tra l’Italia e l’estero in contesti multinazionali quali Accenture, Italcementi Group e Procter&Gamble.
Luca di Persio, cmo, di Mosaicoon: «Un segnale importante»
L’ingresso in Elite e la nomina di Messana non sono le uniche novità per Mosaicoon, impegnata sullo sviluppo del prodotto, come ha spiegato a DailyNet il chief marketing officer Luca Di Persio. «Sicuramente l’ingresso in Elite rappresenta un segnale importante per noi, come per tutto l’ecosistema digital», ha dichiarato. Il percorso intrapreso da Mosaicoon è figlio di un disegno preciso: «Una vera e propria strategia coerente e studiata nel dettaglio». Prima di anticipare le imminenti novità che riguarderanno la sua azienda, Di Persio ha voluto porre l’accento su come era terminato l’anno scorso: «Abbiamo lanciato sul mercato Essentials, un prodotto in cui vendiamo contenuti come se fossero media e all’interno del quale le aziende di tutto il mondo possono attingere ai filmati della piattaforma». Inoltre, l’offerta commerciale di Mosaicoon si caratterizza per il modello di vendita unico definito ‘CPVplus’, attraverso cui i clienti pagano solo una volta che il filmato è stato visualizzato, dunque valorizzandone in questo modo le performance. E i risultati di questi cambi di paradigma non si sono fatti attendere: «In poco più di un mese abbiamo acquisito oltre 15 clienti», ha precisato Di Persio. Non solo,«Il prodotto è stato portato anche all’estero e le risposte non hanno tardato ad arrivare: nei mercati più innovativi del mondo, Corea del Sud e Singapore su tutti ma in generale anche il resto dell’APAC, la nostra soluzione sta riscuotendo grande successo. Credo che ciò sia un elemento di ulteriore certificazione della bontà della nostra strategia».
Le novità di Mosaicoon
Quindi Di Persio ha anticipato a DailyNet una serie di novità in cantiere. «Nelle prossime settimane lanceremo la nostra offerta ‘premium’, una sorta di Essentials ancor più qualitativo». Una proposta che mira a elevare il livello della creatività, vere e grandi e produzioni che fanno di Mosaicoon il ‘Netflix’ dei brand. «In questo modo i nostri clienti possono accedere a produzioni di grande valore senza sostenerne i costi e per di più pagando solo quando queste clip vengono visualizzate», ha precisato Di Persio.
La seconda novità riguarda l’applicazione di servizi tipici di settori come il travel e le telecomunicazioni all’interno della propria offerta commerciale. «I Value Extended Services sono una formula attraverso cui un brand può costruire una video-strategy comprando sia contenuti sia micro servizi - ha spiegato Di Persio -. Ciò permette ai clienti di spendere solo per quello di cui hanno bisogno». Per esempio, oltre al filmato, possono acquistare la licenza di distribuire il filmato in-store o assicurarsi delle visualizzazioni su YouTube. «La meccanica è la stessa che lega il consumatori ai contratti telefonici: si possono richiedere servizi aggiuntivi, come ulteriori giga per navigare», ha detto il manager.
Infine, la terza area in cui Mosaicoon è fortemente impegnata è quella delle relazioni con il mercato, per ribadire come tra l’azienda e i vari attori della filiera non ci siano rapporti di competizione ma di collaborazione. «Abbiamo cominciato da qualche mese a dialogare con i vari soggetti: non siamo competitor, siamo una commodity, siamo una materia prima alla quale si può attingere», ha proseguito. Per esempio, un’agenzia media può prendere un contenuto e utilizzarlo a performance.
«In sintesi, Mosaicoon si posiziona come video strategy enabler, potenziale partner per cliente, centro media o agenzia creativa. Non siamo una ad tech company, perché non vendiamo advertising, ma una martech company», ha concluso Di Persio.