Autore: Redazione
06/11/2017

A Milano vanno in scena Whisky Day e Rum Day. E Bacardi si può scatenare

I migliori brand del gruppo sono presenti con stand dedicati per presentare le numerose novità legate ai prodotti e offrire degustazioni in stile originale, guidate da esperti del settore

A Milano vanno in scena Whisky Day e Rum Day. E Bacardi si può scatenare

Dopo l’esordio di ieri, anche oggi il Gruppo Bacardi è presente con i suoi brand alla terza edizione di Whisky Day e alla quarta di Rum Day, che si tengono in contemporanea presso la MegaWatt Court di Milano. Un’occasione imperdibile per addetti ai lavori e semplici appassionati che possono conoscere e degustare le miscele del gruppo e apprenderne i segreti da alcuni veri esperti del settore. Nell’area dedicata al Rum Day, Bacardi offre ai visitatori del proprio spazio un vero e proprio viaggio nel tempo, nell’Havana ammaliatrice di Hemingway e Carpenier. Un bancone d’epoca, in legno massello, accoglie i visitatori assieme all’aroma dei grandi rum Bacardi - dal Carta Blanca al Carta Oro, dal Bacardi 8 anni al Santa Teresa 1796 - e al sapore dei grandi cocktail Daiquiri e Old Fashion che verranno preparati e serviti nella loro ricetta originale. Tra gli ospiti presenti, l’esperto di bartending Gianni Zottola, maestro nell’arte della miscelazione e alfiere della Tiki culture in Europa. E poi Maurizio La Spina, vincitore della Bacardi Legacy 2017, Daniele Pons e Natalia Garcia, Bacardi Ambassador, rispettivamente, per l’Italia e il Sud Europa. Sogno americano Si divide, invece, tra il sogno americano e le brumose atmosfere del vecchio continente l’area Bacardi dedicata al whisky. Da una parte, un corner dedicato ai Peated Malt nel quale gli ospiti possono degustare undici diverse specialità, a cominciare dall’antico Laphroaig 10 years old, il single malt più famoso al mondo, ancora oggi distillato secondo la formula originale risalente a ottant’ anni fa. Ci sono, poi, il Laphroaig Select del Master Distiller John Campbell e il Laphroaig Quarter Cask, ancora oggi conservato in botti da un quarter come avveniva nel 1800, per arricchire il processo di maturazione. E poi ancora la famiglia dei Bowmore con il numero uno, l’ultimo nato, il 15 years old e 12 years old, The Ardmore, che evoca nel gusto torbato la natura selvatica delle Highlands scozzesi; e ancora il Connemara, unico single malt irlandese che omaggia nel nome i paesaggi magici e aspri dell’Irlanda occidentale. E poi ancora l’Aberfeldy 12 years old, prodotto con l’acqua del fiume Pitilie, e per chiudere il Dewar’s e l’Aultmore, entrambi frutto di dodici anni di attesa. Si varca l’Oceano Si passa al corner adiacente - e si varca l’Oceano - per trovare, nel verde stato del Kentucky, le famiglie di Jim Beam White, Rye e Sign Craft, frutto del lavoro di ben sette generazioni di distillatori, e il Maker’s Mark, prodotto dalla distilleria più antica degli Stati Uniti. Si conclude con due Knob Creek, creati da Booker Noe, un vero pioniere che celebrò con la creazione di questi grandi Bourbon la fine del proibizionismo americano. Padroni di casa nel mondo dei Whisky Bacardi sono Cristina Folgore, una tra le più celebrate barlady italiane, e due veri fuoriclasse della miscelazione, i pluripremiati Alessandro Venturi e Gianluca Melfa.