Autore: Redazione
24/07/2017

Il blog di Vincenzo Cosenza racconta: 22 milioni di italiani usano WhatsApp e 15 milioni Messenger

Segue Skype con 8 milioni di utilizzatori, lo rivela una statistica stilata dallo strategist di Blogmeter in base a dati acquisiti dai diversi provider

Il blog di Vincenzo Cosenza racconta: 22 milioni di italiani usano WhatsApp e 15 milioni Messenger

L’uso delle applicazioni di messaggistica istantanea è diventata una consuetudine per gli italiani. Ne parla in un lungo post sul suo blog Vincenzo Cosenza, spiegando come le chat moderne abbiano sostituito gli SMS, poveri di funzioni, aggiungendo al testo, immagini, video, audio ed emoticon. Ecco perché hanno conquistato anche quella parte di popolazione che non vuole rinunciare alla ricchezza espressiva che i social media hanno introdotto, ma che, nel contempo, non desidera esporsi a pubblico ampio e indistinto.

Ma quanti sono gli italiani che usano le maggiori applicazioni di messaggistica?

In assenza di statistiche ufficiali, ma grazie ad una serie di dati che lo stesso Cosenza ha acquisito da diversi provider, ecco una stima degli utilizzatori a gennaio 2017.

WhatsApp e la trasversalità

WhatsApp è usato da 22 milioni di italiani (mentre a livello mondiale ha 1,2 miliardi di utenti attivi al mese), in crescita del 19% rispetto allo scorso anno. Il servizio si è imposto sul mercato per la sua semplicità di utilizzo, basato su un meccanismo d’iscrizione (basta avere un numero di cellulare) e di avvio (usa la rubrica telefonica quindi non bisogna costruire una rete di contatti) immediati. Di conseguenza la sua base utenti è molto trasversale, dai più giovani ai più anziani, che lo usano in media 11 ore e 30 minuti a testa, ogni mese. Anche se tra gli heavy users, che utilizzano l’app più volte al giorno, il segmento 15-24 è il più sviluppato (dati demografici emersi dalla survey Blogmeter).

Messenger e le comunicazioni brevi

Facebook Messenger viene usato da 15 milioni di italiani (nel mondo da 1,2 miliardi di utenti attivi al mese), con una crescita del 25% rispetto al 2016. La sua utenza è meno sviluppata perché inizialmente imponeva l’iscrizione a Facebook per poter essere usato. Infatti gli heavy user sono soprattutto quelli appartenenti alla fascia dei 25-44enni. Il tempo di utilizzo mensile per persona è di 1 ora, quindi se ne può dedurre che viene sfruttato per comunicazioni brevi intrapersonali e non per lunghe discussioni in gruppo (tipiche di WhatsApp).

Skype e la qualità

Skype segue con 8 milioni di utilizzatori italiani, ma in calo del 16% (nel mondo ha 300 milioni di utenti mensili). L’applicazione lanciata nel 2003 e poi acquisita da Microsoft nel 2011, ha avuto successo tra i consumatori e le aziende per la qualità delle chiamate (inizialmente basate su tecnologia peer to peer), ma il suo utilizzo è meno immediato delle app pure di instant messaging (processo di iscrizione più laborioso). Gli heavy user sono nella fascia 25-44 e anche qui l’uso per persona si ferma a 1 ora al mese.

Telegram e i suoi segreti

A sorpresa, al quarto posto, si piazza Telegram usato da circa 3,5 milioni di italiani, in crescita del 150% rispetto allo scorso anno (nel mondo sono oltre 100 milioni). L’utenza più attiva è quella dei 15-24enni, che lo usano per le sue caratteristiche di segretezza (è stato il primo ad introdurre una criptatura end-to-end) e per la presenza di BOT, che automatizzano il delivery dei messaggi. Queste funzioni stimolano un’attività media di 2 ore e 30 minuti a persona.

Viber e la poca popolarità italiana

Viber è usato da circa 1 milione di italiani, in calo del 40% rispetto al 2016 (ma nel mondo è apprezzato da 260 milioni di persone). Lo zoccolo duro è composta da italiani di età 25-44 che lo usa per 1 ora e 50 minuti in media al mese.

Fanalini di coda

Chiudono la classifica WeChat ustilizzato da 280.000 italiani (in calo del 25%) per ben 6 ore (probabilmente soprattutto dalla comunità cinese in Italia) e Windows Live Messenger usato da 150.000 persone per circa 5 minuti, in caduta libera dopo il successo iniziale.