Autore: Redazione
03/03/2017

Snap vale 30 miliardi di dollari, l’esordio a Wall Street fino a 26 dollari per singola azione

La società proprietaria del noto servizio di messaggistica Snapchat, aveva fissato a 17 dollari il prezzo di collocamento per la sua Ipo, ma il mercato al debutto di ieri sul New York Stock Exchange l’ha subito premiata con il 50% in più

Snap vale 30 miliardi di dollari, l’esordio a Wall Street fino a 26 dollari per singola azione

Successo per la tanto attesa quotazione di Snap. La società proprietaria del servizio di messaggistica Snapchat, aveva fissato a 17 dollari il prezzo di collocamento per la sua Ipo, ma il mercato al debutto di ieri sul New York Stock Exchange l’ha subito premiata con il 50% in più - alle otto italiane di ieri sera -, garantendogli scambi a 26 dollari e una capitalizzazione attorno ai 30 miliardi. Snap, che ha raccolto 3,4 miliardi dall’offerta di 200 milioni di azioni (55 milioni messi a disposizione dagli azionisti e 145 milioni dalla società), ha spuntato all’initial public offering di mercoledì una valutazione di 24 miliardi di dollari, con lo sbarco in Borsa negli Stati Uniti più consistente dal debutto a Wall Street di Alibaba del 2014. La società fondata da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown durante la loro permanenza alla Stanford University, ha inoltre garantito agli underwriter, tra cui figurano Morgan Stanley e Goldman Sachs Group, un’opzione greenshoe su ulteriori 30 milioni di azioni. Dopo lo sbarco in Borsa, sotto il simbolo SNAP, i due co-fondatori manterranno il controllo, con quote valutate 4,3 miliardi di dollari ciascuna. Le azioni vendute da Snapchat infatti sono senza diritti di voto, lasciando la gestione a Spiegel e Murphy.

I numeridi Snapchat

Nel 2016, Snapchat ha visto i ricavi salire dai 57,7 milioni del 2015 a 404,5 milioni ma la perdita netta è peggiorata da 372,9 milioni a 514,6 milioni. Si tratta comunque della tipica situazione di una startup pronta a sbarcare in Borsa: ricavi in forte crescita e destinati secondo analisti e investitori a raggiungere il miliardo già quest’anno, ma perdite consistenti per la necessità di effettuare gli investimenti necessari per sostenere una crescita impetuosa frutto anche della crescente popolarità. Snap, che impiega 1.859 dipendenti, ha chiuso il trimestre al 31 dicembre con 158 milioni di utenti giornalieri attivi, il 48% in più rispetto al pari periodo del 2015 ma in rallentamento rispetto al passato. Secondo eMarketer, nel 2017 genererà entrate pubblicitarie per 935 milioni di dollari, dato in crescita del 155% rispetto all’anno precedente. L’86% di queste entrate arriverà dagli Stati Uniti. Nel 2018 il contributo degli Usa dovrebbe scendere al 75%.