Autore: Redazione
28/09/2017

Sator si affida a Ogilvy e Mindshare per il lancio su stampa e in televisione di Tinaba, app per transazioni via smartphone

La società di Matteo Arpe promuove attraverso un suo Fondo il nuovo ecosistema digitale per pagamenti e trasferimenti di denaro, con un investimento di 30 milioni di euro, una parte dei quali sostiene la campagna che, già partita sui quotidiani, dovrebbe approdare anche sul piccolo schermo a novembre

Sator si affida a Ogilvy e Mindshare per il lancio su stampa e in televisione di Tinaba, app per transazioni via smartphone

Stampa, già andata on air, prima, e televisione, attesa per novembre, dopo. È questo il piano di lancio di Tinaba, società fintech posseduta (almeno per ora) al 100% da Sator Private Equity Fund, il Fondo promosso da Sator S.p.A., presieduto da Matteo Arpe. Tinaba - che è l’acronimo di “This is not a bank” - e che è stata presentata lo scorso 12 luglio, è un ecosistema digitale pensato con l’obiettivo di mettere in connessione le relazioni umane con le esigenze economiche e le abitudini delle famiglie e dei giovani. Il progetto è nato da un’idea dell’ex numero uno di Capitalia e ora anche editore di News 3.0, su cui ha stanziato 30 milioni di euro, di cui 15 già investiti, e due anni e mezzo di tempo per sviluppare una piattaforma di proprietà attraverso la quale trasferire e gestire il proprio patrimonio. Di questo budget, quindi, una buona parte si può immaginare sia destinata al piano di comunicazione che - secondo quanto risulta a DailyMedia - è stato affidato a Ogilvy per la creatività e Mindshare per il planning. Il progetto Tinaba è stato pensato anche per vincere le resistenze di commercianti e professionisti che non vogliono installare pos per bancomat e carte di credito: “A differenza di tutti gli strumenti tradizionali - ha spiegato Arpe - Tinaba è completamente gratuita. Non ci sono costi d’iscrizione né commissioni per l’utilizzo. Per chi invece già utilizza i pos tradizionali, c’è la possibilità di aumentare il proprio giro d’affari dell’1,5% tagliando i costi delle commissioni che pagano oggi”.

L’intesa con Bana Profilo

Sotto il profilo tecnico, la piattaforma funziona grazie all’intesa con Banca Profilo - sempre del Fondo Sator -, ma per l’utente non è necessario avere un conto corrente o una carta di credito. Il proprio portafoglio digitale funziona come una carta ricaricabile della quale ha ovviamente anche i limiti di spesa. Un tetto aggirabile diventando correntista di Banca Profilo, “ma con una procedura online che per l’utente non ha nulla di diverso rispetto alla registrazione a Tinaba”, ha spiegato sempre Arpe. Le funzionalità della piattaforma sono molteplici, dai singoli pagamenti alla creazione di una cassa comune pensata per amici, ma soprattutto per le famiglie “perché permette di inviare soldi a distanza ai propri figli tracciandone poi l’uso che ne fanno”.

Espansione internazionale

Operazioni che le banche tradizionali forniscono a pagamento, anche perché negli ultimi anni hanno progressivamente ceduto i propri sistemi di pagamento a società esterne con effetti evidenti anche sui titoli di Borsa: dal luglio 2010 le società di pagamenti sono cresciute del 181%, le banche americane del 61%, quelle europee hanno perso il 34% e quelle italiane il 61%. Sator, invece, ha investito forte sulla propria idea registrando il marchio in tutto il mondo pensando già all’espansione internazionale che potrebbe cominciare la prossima primavera, a patto che il debutto in Italia sia soddisfacente come previsto. Tra le funzioni di Tinaba, Arpe ha sottolineato quella dedicata al sociale “che permette di lanciare una raccolta di fondi tra poche persone per la nuova lavagna dell’asilo o tra migliaia di persone come successo per il terremoto dell’Aquila a costo zero, senza quindi dover passare attraverso intermediari che poi trattengono una quota per il servizio”. Gli assi del brand, in definitiva, sono: il trasferimento di denaro, il sistema di pagamenti, la parte bancaria e, appunto, quella di charity e crowfunding. Verrà lanciata anche Tinaba Media, un’app con varie formule di pagamento che darà accesso a un’edicola di testate sfogliabili degli editori che aderiranno.