Autore: Redazione
27/07/2017

Gruppo GEDI: nel primo semestre 2017 la pubblicità cresce dell’8,2% grazie alle concessioni terze

Radio Italia entrata a inizio anno, La Stampa e Il Secolo XIX fanno volare la raccolta, bene anche l’advertising delle emittenti radiofoniche del Gruppo a +5%, internet stabile a +0,8%

Gruppo GEDI: nel primo semestre 2017 la pubblicità cresce dell’8,2% grazie alle concessioni terze

Il Gruppo Editoriale GEDI ha approvato ieri il primo bilancio dopo l’integrazione del Gruppo Editoriale L’Espresso con ITEDI (Italiana Editrice, Publikompass, Nexta) avvenuta lo scorso 27 aprile. Il bilancio, relativo al primo semestre 2017, non include gli effetti economici derivanti dall’integrazione dei due gruppi che decorrono dal 1 luglio. È anche il primo bilancio approvato dal CdA presieduto dal neo presidente Marco De Benedetti.
Primo semestre in flessione
Durante il 2016, in ottemperanza alla normativa sulle soglie di tiratura, il Gruppo L’Espresso ha ceduto cinque testate, perciò il perimetro di attività del primo semestre di quest’anno è molto diverso da quello dei primi sei mesi del 2016. Per rendere comparabili i dati è stato redatto un conto economico del primo semestre 2016 a perimetro omogeneo. La prima evidenza emersa è che a perimetro omogeneo i ricavi consolidati crescono dell’1,6%, passando dai 282,7 milioni di euro del 2016 ai 287,3 milioni del 2017. Se invece si considerassero i dati al lordo delle testate uscite dal perimetro, si registra un calo dell’1,9% sul fatturato 2016 (292,9 milioni di euro). Nei primi sei mesi del 2017 il mercato ha registrato una flessione dell’1,9% contro il corrispondente periodo del 2016 che invece aveva vissuto un momento di ripresa.
Ricavi diffusionali
I ricavi diffusionali del Gruppo GEDI si attestano sugli 84,3 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto all’esercizio precedente a pari perimetro. La raccolta pubblicitaria cresce dell’8,2% passando da 170,6 milioni di euro a perimetro omogeneo (170,7 milioni il dato lordo) a 184,6 milioni, principalmente per effetto della raccolta per mezzi terzi (Radio Italia, La Stampa, Secolo XIX) mentre i mezzi del Gruppo perdono il 4,3% dei ricavi adv, a parte le radio che invece registrano un incremento del 5%, e internet dello 0,8%. Va male la stampa (-8,7%) soprattutto per i cattivi andamenti del quotidiano nazionale, a fronte di trend migliori per i locali.
Altri dati di gestione
Nel primo semestre 2017 calano i costi: -5,6%, in diminuzione sia sul personale (-4,4%) che i è ridotto dell’1,9%, sia altri costi (-6,5%). Il MOL consolidato si attesta a 22,7 milioni, stabile rispetto al 2016 a perimetro omogeneo, così come il risultato operativo consolidato a quota 15,9 milioni è in linea con il dato 2016 a perimetro omogeneo (15,7 milioni). Il risultato netto consolidato è di 7,4 milioni di euro a fronte dei 10,3 milioni a perimetro omogeneo del 2016. Il calo è dovuto principalmente all’ammortamento del fair value delle frequenze del digitale terrestre, implicite nel valore della partecipazione in Persidera, rilevato dalla fine del 2016.
Posizione finanziaria
La posizione finanziaria netta a fine giugno 2017 è positiva per 26,4 milioni, in calo rispetto ai 31,7 milioni di fine 2016 per via del consolidamento di ITEDI che porta un indebitamento finanziario negativo di 7,8 milioni di euro. Il dato invece è in crescita rispetto al primo semestre 2016 (+18,2 milioni).
Probabili sviluppi dei prossimi mesi
Il Gruppo GEDI, costituito per il 43,4% da azioni in capo a CIR, per il 14,63% da FCA e per il 4,37% da Ital Press Holding, prevede che non vi siano apprezzabili evoluzioni in positivo dei trend che influenzano negativamente il mercato da anni. Per contrastarli il Gruppo punta sulle attività digitali e sul contenimento dei cos