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Google, secondo trimestre robusto per Alphabet nonostante la multa in Ue e la questione brand safety su YouTube

Autore: Redazione


Il colosso californiano registra un’impennata dei ricavi del 21% a 26 miliardi e utili a più di 4 miliardi (azzoppati dalla sanzione dell’antitrust). Preoccupano però la crescita dei costi di acquisizione traffico e il calo del prezzo dei click

A dispetto della multa record da parte dell’Unione europea per l’abuso di posizione dominante di Google Shopping, e della polemica scatenatasi attorno al tema della brand safety su YouTube, Alphabet ha concluso un altro trimestre davvero positivo, con una crescita del fatturato del 21% a 26 miliardi di dollari. Gli utili sono stati pari a 6,7 miliardi, anche se sono stati effettivamente 4,13 miliardi per via dei 2,74 miliardi di multa versati nelle casse delle autorità del vecchio continente. Le revenue pubblicitarie si sono attestate a 22,7 miliardi di dollari (+18,4%).
L’importanza di un click
A tenere gli osservatori con il fiato sospeso sono però due indicatori chiave nel business di Google: i costi di acquisizione traffico (TAC) sono attesi in incremento mentre il costo per click sta precipitando. Nel primo caso i TAC sono ammontati a 5,09 miliardi, leggermente al di sopra delle previsioni e nel corso della conference call la chief financial officer, Ruth Porat, ha ammesso che il loro valore è destinato ad aumentare. Nel secondo, è da tempo che sta crescendo il numero di click sugli annunci pubblicitari dell’ecosistema Google, +52% solo nel secondo trimestre del 2017, ma ciò ha il naturale effetto di abbassarne il prezzo: sceso del 23% nello stesso periodo, a fronte di previsioni negative per il 15%.
I grattacapi con l’Unione europea
Nel corso degli ultimi mesi è aumentata la stretta da parte dell’Unione europea nei confronti dei giganti hi tech. E anche Google è finito nel mirino dell’antitrust: il 27 giugno è stata ufficializzata la multa da 2,7 miliardi di dollari (2,4 miliardi di euro) al gigante per l’abuso di posizione dominante del servizio Google Shopping. E la commissione sta monitorando anche Android e AdSense, con la possibilità concreta che possano arrivare altre sanzioni.
YouTube
Se il search è il vero motore dei ricavi di Google, nel corso degli ultimi anni sono emerse nuove aree di business, su tutte YouTube. La piattaforma di condivisione video, lo scorso marzo, è finita al centro delle cronache per problemi connessi alla brand safety, che hanno comportato l’interruzione dei rapporti commerciali con alcuni inserzionisti. Ma, a guardare il bilancio di lunedì scorso, l’impatto di questo esodo (peraltro poi rientrato) sembra essere prossimo allo zero. E a giugno YouTube ha raggiunto il traguardo record di 1,5 miliardi d user mensili, aggiungendo altri 12 show originali in un contesto competitivo molto agguerrito con Facebook. “YouTube sta scalando molto bene a livello globale”, ha affermato il ceo Sundar Pichai, che è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Alphabet.
Mobile search
Un altro ramo in grande sviluppo è quello del mobile search: ormai Google ha definitivamente completato la transizione verso un modello mobile. In questo ambiente le persone tendono a cliccare di più, erodendo il prezzo del singolo annuncio. Si tratta dunque di un’importante sfida per il futuro di Google, che però può dire di aver vinto la battaglia search anche in campo mobile. Tuttavia sarà da tenere sotto controllo la voce “TAC”, che cresce a ritmi più rapidi rispetto agli anni in cui era il desktop a dominare.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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