Autore: Redazione
12/12/2017

AssoCom e Unicom, c’è il progetto di fusione per dar vita a un organismo forte e rappresentativo della industry

L’idea di aggregazione con l’associazione guidata da Alessandro Ubertis verrà proposta oggi all’assemblea di quella di cui è presidente Emanuele Nenna. Già nel 2018, così, sotto l’egida di una nuova sigla, si potrebbe superare l’anomalia a livello europeo della convivenza di due soggetti distinti per le imprese della comunicazione italiane

AssoCom e Unicom, c’è il progetto di fusione per dar vita a un organismo forte e rappresentativo della industry

Il progetto di fusione tra AssoCom e Unicom, di cui già si era parlato anni fa (anche parecchi), potrebbe diventare realtà già nel 2018, grazie all’impegno su questo fronte degli attuali presidenti delle due associazioni, rispettivamente Emanuele Nenna e Alessandro Ubertis, e dei rispettivi Consigli Direttivi che, secondo quanto risulta a DailyMedia, avrebbero già dato il loro assenso all’operazione. Nenna, con tutta probabilità, presenterà oggi l’idea ai suoi associati riuniti nell’assemblea di fine anno che - come già anticipato dal nostro giornale - vuole assumere lo standing di “Stati Generali” di AssoCom per allargare il più possibile la base coinvolta, soprattutto per un confronto sui temi principali da sviluppare nei prossimi mesi. Tra l’altro, verrà anche “lanciata” la proposta di dar vita ad almeno altri due “poli” come il PR Hub, in area Media e Digitale, e verranno ratificate altre tre new entries (YAM112003, Dude e una sigla napoletana) che, con le altre 11 che già hanno aderito nel corso dell’anno, porteranno il totale delle associate a 97.

alessandro_ubertis-1024x686
Alessandro Ubertis, presidente di Unicom

Il progetto di fusione, che andrà valutato ed eventualmente approvato dalle relative assemblee, porterà alla nascita di una nuova sigla, con relativi saving sul fronte delle attività che entrambi gli organismi sviluppano e che spesso si sovrappongono ma, soprattutto, sanando una situazione unica a livello europeo, dando un’unica e più forte rappresentanza alle imprese di comunicazione, anche in termini di confronto con le controparti, gli stakeholder, il mercato e le istituzioni. AssoCom e Unicom sono ad esempio presenti nelle società di rilevamento degli ascolti e delle altre misurazioni ed entrambe impegnate, anche con UPA, nella stesura di documenti strategici come lo è, ora, dopo quello sul digitale, il “libro bianco” sulle gare. Inoltre, Unicom ha all’incirca lo stesso numero di associate di AssoCom, con una maggior diffusione territoriale, per cui anche da questo punto di vista l’integrazione sarebbe decisamente interessante. Non solo ma, infine, potrebbe anche tornare a essere attrattiva per singole agenzie, interi gruppi o parte di essi che, per vari motivi, ne sono usciti o non ne hanno mai fatto parte.