Autore: Redazione
14/07/2017

GroupM, Massimo Beduschi: «La stima di crescita del +1,4% per lo spending 2017 per ora rimane, ma sarà difficile confermarla»

Il ceo e chairman di GroupM, e Norina Buscone, che ne è vice president Resarch, a fronte anche di un primo semestre intorno al -0,5%, non sono ottimisti sulla possibilità che il forecast di due mesi fa venga rispettato. Stabile la tv, migliorano web e radio, peggiorano stampa e out of home

GroupM, Massimo Beduschi: «La stima di crescita del +1,4% per lo spending 2017 per ora rimane, ma sarà difficile confermarla»

GroupM Italia conferma, per ora, il forecast di fine maggio a +1,4% per il 2017 sul fronte dello spending (per un totale di 7,764 miliardi di euro) ma - come hanno spiegato ieri a margine del convegno “Think Digital”, organizzato con T.E.H.-Ambrosetti, Massimo Beduschi, che ne è chairman e ceo, e Norina Buscone, che ne è vice president research - con una decisa preoccupazione relativa alla possibilità che questo target venga raggiunto, a fronte dell’attuale andamento degli investimenti. Il primo semestre è stato tutt’altro che brillante e la stima è che si sia chiuso a -0,5%, comprendendo sempre Google e Facebook - che, comunque, crescono meno delle aspettative -, altrimenti la perdita sarebbe, ovviamente, molto più pesante.

«Il “Rinascimento” preconizzato con il +3,5% del 2016 che, per altro, aveva beneficiato degli eventi sportivi, sta semmai rallentando, e poiché anche luglio si sta rivelando depresso, è davvero difficile immaginare che la pur lieve crescita che abbiamo stimato possa trovare conferma - hanno detto i due manager -. In questo momento navighiamo a vista e, in teoria, tutto può succedere; ma ci vorrebbe un secondo semestre con il turbo per centrare gli obiettivi. E, questo, è generato dal fatto che, in Italia, la ripresa non si vede e troppi fattori di natura politico-economica incidono negativamente sui consumi».

Il trend dei mezzi

Intanto, anche a conferma di come sia volatile il mercato, cambia il mix dell’andamento dei singoli mezzi, ad esclusione della tv che, nell’aggiornamento di questi giorni, mantiene la stima di due mesi fa del -0,3%. Peggiorano, invece, la stampa che, dal -3,5 passa al -5%, l'ooh che, dal -1,3 cala al -4,8%, e il cinema, che era indicato flat e ora viene quotato a -8%. Crescono, però, il digital (dal +7,8 al +8,8%) e la radio (dal +1,5 al +3,8%).

«Proprio questa incertezza del mercato ci spinge a essere ancora più consulenziali nel fornire insight ai clienti e anche al mercato, in ossequio a un posizionamento istituzionale che abbiamo assunto come WPP e GroupM per fornire ricorrenti aggiornamenti di scenario, più generali a novembre e più mirati sui mezzi a luglio, sempre con T.E.H.-Ambrosetti. Inoltre, abbiamo collaborato con IAB per la preparazione del recente “Libro Bianco” sul digitale. L’obiettivo è anche quello di riaffermare l’importanza della comunicazione come leva di sviluppo del business delle aziende e, per questo, suggeriamo che siano i ceo di queste ultime a interessarsi ancor di più in prima persona dello sviluppo delle relative strategie».

Per quanto riguarda GroupM, infine, Beduschi non nasconde che il 2017 non sia un anno facile dopo la perdita di clienti come Telecom, FCA e Volkswagen. L’acquisizione di PSA da parte di MediaCom appare già, però, come un segnale di recupero; e dalle gare L’Oréal e BMW (dove MEC è in finale contro Vizeum) potrebbero venire altri new business. Sono, inoltre, in corso i pitch di Ikea, ING Direct e Sanofi, a cui potrebbe aggiungersi anche Samsung, mentre l’ipotesi di un pitch Ferrero sembra oggi più remota. Il gruppo è intanto al lavoro per far diventare operativa anche in Italia l’annunciata integrazione tra MEC e Maxus che, nel nostro Paese, sarà effettiva dall’inizio del 2018. Il nome della nuova sigla non è stato ancora rivelato, per altro nemmeno a livello internazionale. Di Essence, invece, per ora non è prevista una prossima attivazione sul mercato italiano.