Autore: Redazione
05/07/2017

Gli ADS con le multiple digitali di maggio rilasciati il 20 luglio, anche per i mensili. Ma con possibili defezioni

La società, di cui è presidente Carlo Mandelli, presenterà in ritardo, per motivi di adeguamento tecnico, i dati relativi a due mesi fa, allineando in via eccezionale tutte le tipologie di periodicità. Non pochi editori stanno però riscontrando problemi con le “adoption”

Gli ADS con le multiple digitali di maggio rilasciati il 20 luglio, anche per i mensili. Ma con possibili defezioni

La decisione del Sole 24 Ore di non rilasciare il dato relativo alle diffusioni tramite il canale delle multiple digitali riferite al mese di maggio potrebbe non essere l’unica sorpresa legata all’emissione dei dati ADS relativi a due mesi fa, che saranno i primi a contenere di nuovo questa modalità distributiva dei giornali dopo la sua sospensione, che risale a quella riferita all’aprile 2016. Poi, di mezzo, ci sono stati scandali e problemi di tutti i tipi e, quindi, la messa a punto del nuovo regolamento in materia, che rende molto più stringente la possibilità di calcolare anche le multiple digitali, dovendo dimostrare che c’è poi stata l’”adoption” della singola copia.

carlo-mandelli_gruppo-mondadori-300x251
Carlo Mandelli

Il Sole 24 Ore, come meglio spiegato nel citato articolo cui rimandiamo, semplicemente non ha fatto nemmeno in tempo ancora a capire se riuscirà mai a fornire questi dati e, in una logica di massima trasparenza, ha deciso per ora di non fornire nemmeno quelli “sicuri”. Dalle banche che, nel caso del citato quotidiano economico, sono i grandi clienti delle multiple digitali, arrivano poche o nulle disponibilità a collaborare, anche per motivi di privacy e, quindi, almeno per ora, Il Sole 24 Ore deve “rinunciare” a quantificare quelle che dichiara essere 60.000 copie vendute appunto in modalità multipla digitale.

Al rilascio dei dati relativi a maggio da parte dell’organismo di cui è presidente Carlo Mandelli potrebbero esserci comunque, come detto, altre sorprese, iniziando dal fatto che anche altri editori che potrebbero avere come grandi clienti istituti finanziari o simili (magari gli stessi del Sole 24 Ore), rischierebbero di avere gli stessi problemi, pur decidendo, però, di dichiarare i dati relativi alle multiple digitali in regola. Altri problemi per gli editori vengono poi - e non è detto che si risolvano in tempo per i prossimi ADS - dalla necessità di “spacchettare”, all’interno delle abbinate in abbonamento, le digitali singole dalle multiple.

Forse, qualcuno, comunque, farà in tempo ad adeguarsi: la sorpresa finale è, infatti, che i prossimi ADS verranno rilasciati il 20 luglio e non il 7 come di solito avviene. Si tratta di un’eccezione legata a problemi di adeguamenti tecnici da parte della società per gli accertamenti che determinerà anche un’ulteriore eccezione nell’eccezione, nel senso che, per questa volta, verranno forniti contemporaneamente i dati posticipati relativi a quotidiani e settimanali, e quelli anticipati dei mensili che, di solito, vengono forniti con slittamento, appunto, di 30 giorni.