Autore: Redazione
06/09/2017

Gruppo Il Sole 24 ORE: ridotte le perdite, risultati operativi e netti in miglioramento

Il CdA ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. Incide favorevolmente sui conti il taglio dei costi diretti e di quelli derivanti dall’operatività per circa 20 milioni di euro nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio di quest’anno

Gruppo Il Sole 24 ORE: ridotte le perdite, risultati operativi e netti in miglioramento

Si è riunito nella giornata di lunedì, sotto la presidenza di Giorgio Fossa, il Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 ORE, che ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. Il mercato pubblicitario di riferimento chiude i primi sei mesi dell’anno (ultimo dato consolidato Nielsen) in decremento; il trend è trainato al ribasso dall’andamento negativo dei quotidiani (netto tipologia locale), in contrazione del 12,5%, e dal calo dei periodici del 7%. Il mercato radio ha confermato la sua crescita, con un +5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mentre internet ha registrato un calo dell’1,7% rispetto all’omologo periodo del 2016. (Nielsen, gennaio-giugno 2017). Per quanto riguarda le diffusioni dei quotidiani, i dati ADS indicano per il periodo gennaio-giugno 2017 un calo della diffusione della versione cartacea dei principali quotidiani nazionali pari a circa il 14% rispetto allo stesso periodo del 2016. La diffusione delle copie cartacee, sommate a quelle digitali, mostra un calo pari al 13,5%.

Va segnalato che, per rendere omogeneo il confronto del dato delle copie digitali con il primo semestre dell’anno precedente, il calcolo esclude le copie digitali, per le quali il nuovo regolamento prevede, dal mese di maggio 2017, limiti alla rendicontazione diversi rispetto al passato, tra cui principalmente le copie digitali multiple. Inoltre, i più recenti dati di ascolto relativi al mezzo radiofonico, con riferimento all’anno 2016, registrano un totale di 35.504.000 ascoltatori nel giorno medio, con una crescita dell’1,4% (+486.000) rispetto all’anno 2015 (Gfk Eurisko, RadioMonitor). Si premette - spiega una nota successiva alla seduta del Cda - che l’area “Formazione ed eventi” è interessata da una transazione che prevede la cessione, a un soggetto terzo, di una interessenza, almeno inizialmente di minoranza, nel ramo d’azienda relativo alle suddette attività.

L’offerta di Palamon

In data 19 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l’offerta presentata da Palamon Capital Partners. L’offerta di Palamon si basa su un enterprise value di 80 milioni di euro per l’intera attività. L’8 agosto la società ha poi sottoscritto con Palamon un contratto per la cessione alla stessa di una partecipazione inizialmente pari al 49% di Business School24, società di nuova costituzione per la quale è in corso il conferimento del ramo aziendale con cui l’emittente esercita l’attività nel settore della formazione. Gli accordi sottoscritti prevedono, tra l’altro, clausole che comportano il configurarsi di una situazione di controllo congiunto. Pertanto, in accordo con l’IFRS5, l’area di attività è riclassificata come destinata alla vendita.

Lo scenario

Nel primo semestre del 2017, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 121,2 milioni di euro e si confronta con un valore rideterminato pari a 138,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2016 (-17,3 milioni di euro, pari al -12,5%). Tale variazione è dovuta, in particolare, alla diminuzione dei ricavi editoriali, pari a 6,9 milioni di euro (-11,2%), e al calo dei ricavi pubblicitari pari a 6,8 milioni di euro (-11,5%). In questo  scenario  si  rileva  un  miglioramento  del  trend  dei  ricavi pubblicitari. Infatti, il calo dei ricavi nel secondo trimestre 2017 è pari all’8%, mentre nel primo trimestre 2017 il calo, rispetto al primo trimestre 2016, era stato del 15%.

La diffusione cartacea media per il periodo gennaio-giugno 2017 è pari a circa 100 mila copie (-23,1% vs 2016). La diffusione digitale è pari a 85 mila copie (+0,5% vs 2016). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 185 mila copie medie (-13,8% vs 2016). Per quanto riguarda le copie digitali multiple, la società ha deciso di comunicare un numero di copie pari a zero. Tale decisione è motivata dal fatto che da maggio 2017 il nuovo regolamento ADS prevede, per le copie digitali multiple, che i clienti della società adottino procedure di rilevazione dati per attestarne l’attivazione e il loro effettivo utilizzo, in mancanza dei quali le copie digitali non possono essere computate nei dati gestionali. Sulla base dei criteri sopra descritti sono stati determinati i dati diffusionali per il 2017. Con questi stessi criteri sono stati rideterminati anche i dati diffusionali per l’anno 2016.

Relativamente alle copie vendute medie nel periodo gennaio-giugno 2017, le cartacee sono pari a 87 mila copie (-21,6% vs 2016). Le copie vendute cartacee sono inferiori alle copie diffuse cartacee anche in conseguenza delle copie distribuite tramite l’Osservatorio Giovani Editori. Le copie digitali totali sono pari a 146 mila copie (-8,2% vs 2016), di cui 61 mila copie digitali multiple vendute a grandi clienti. Complessivamente, le copie “carta+digitale” vendute nel periodo gennaio-giugno 2017 sono pertanto pari a 233 mila copie (-13,7% vs 2016).

Margini operativi

I margini operativi beneficiano di una significativa riduzione dei costi diretti e operativi per circa 20 milioni (-19,6% rispetto al pari periodo 2016). Il margine operativo lordo (ebitda), al netto degli oneri non ricorrenti, migliora di 5,6 milioni, portandosi a -9,1 milioni di euro rispetto a -14,7 milioni del pari periodo del 2016. L’ebitda del primo semestre 2017, inclusi gli oneri non ricorrenti, è pari a -32,8 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo di 23,4 milioni di euro del primo semestre 2016 rideterminato. Il risultato operativo (ebit), al netto degli oneri non ricorrenti, migliora di 8,3 milioni, portandosi a -16,6 milioni di euro rispetto a -24,9 milioni di euro nel primo semestre 2016 rideterminato. L’ebit, inclusi gli oneri non ricorrenti, è pari a -40,3 milioni di euro e si confronta con un ebit negativo di 39,7 milioni di euro del primo semestre 2016 rideterminato. Dunque, il risultato ante imposte, pari a -43,0 milioni di euro, è in linea con il dato del primo semestre 2016 rideterminato.

Le dismissioni

Il risultato delle attività destinate alla dismissione, pari a 3,9 milioni di euro, è riferito al ramo Formazione ed eventi, interessat, come sottolineato in precedenza, da un progetto che ne prevede la cessione di una interessenza, inizialmente di minoranza, a un terzo. Il risultato netto, escludendo gli oneri non ricorrenti, migliora di 8,9 milioni, passando da -23,6 milioni di euro nel primo semestre 2016 rideterminato a -14,7 milioni di euro nel primo semestre 2017. Il risultato netto, includendo gli oneri non ricorrenti, è pari a -45,5 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo rideterminato di 49,8 milioni di euro del primo semestre 2016. La posizione finanziaria netta è negativa per 55,2 milioni di euro al 30 giugno 2017. L’indebitamento finanziario netto si confronta con un valore, al 31 dicembre 2016, negativo per 50,7 milioni di euro; e la variazione è riferita principalmente all’andamento del flusso dell’attività operativa.

Piano industriale

Lo scorso 9 agosto, lo stesso il CdA della società, esaminando l’andamento dei mercati di riferimento nel primo semestre 2017, principalmente quello diffusionale dei quotidiani e di raccolta pubblicitaria, ha riscontrato come tale andamento si sia manifestato con un calo materialmente maggiore di quanto previsto da studi di fonti terze indipendenti e della società su cui si era basata la redazione del Piano Industriale 2017-2020, i cui estratti erano stati comunicati al mercato il precedente 20 marzo. La società ha quindi elaborato un aggiornamento del Piano, rivedendo in riduzione il volume dei ricavi nell’intero periodo di piano. Per tali valutazioni la società si è avvalsa di aggiornate previsioni di andamento del mercato nel medio periodo da fonte terza indipendente e di proprie previsioni di evoluzione dei ricavi, anche in considerazione di azioni commerciali non già previste nella versione precedente del piano. Tali azioni comprendono eventi e progetti speciali; servizi a valore aggiunto nella distribuzione del quotidiano; sviluppo di offerte digitali. A fronte di ciò la società ha introdotto ulteriori iniziative di riduzione dei costi, sia riscontrando il miglior andamento di tali iniziative nel 2017 rispetto a quanto inizialmente previsto, sia introducendo nuove misure nel periodo di Piano. Questi interventi si focalizzano principalmente sui costi operativi e distributivi. Il complesso di tali aggiornamenti - sostiene il cdA - consente una sostanziale conferma dei risultati nel medio periodo a parità di perimetro.

Il commento di Boccia

“I conti ci confermano che siamo coerenti con il piano” ha nel frettempo commentato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. “Il management - ha detto - lo aveva già chiarito quando aveva presentato il piano al mercato. Ho grande fiducia nel direttore Guido Gentili su quello che sarà il piano editoriale che realizzerà, nel board e in Franco Moscetti (l’a.d. del gruppo, ndr). Per quanto riguarda l’aumento di capitale, è stata una richiesta che il board ha fatto a noi e al mercato. E noi sottoscriveremo la parte di nostra competenza. Faccio solo rilevare - ha proseguito Boccia - che la vendita di un pezzo di asset della Formazione del Sole ha contribuito a raddoppiare i valori che avevano previsto, il che significa che gli asset patrimoniali sono importanti. Adesso occorre lavorare tutti insieme per armonizzare e fare di questo giornale un grande giornale anche in termini di risultato. Ci sono tutte le condizioni per farlo, noi faremo la nostra parte”.