Autore: Redazione
27/01/2017

MCM raduna 1.500 ospiti per la finale di “Campari Barman Competition”

La sigla di cui è presidente Marco Merli ha curato l’evento nelle sue diverse fasi, a partire dal concept fino alla produzione degli allestimenti e all’originale sviluppo dei contenuti

MCM raduna 1.500 ospiti per la finale di “Campari Barman Competition”

Sono stati oltre 1500 gli ospiti che hanno partecipato alla finale della Campari Barman Competition, celebrata presso l’Headquarter di Campari a Sesto S. Giovanni, Milano. L’evento, nelle sue diverse fasi, dal concept, alla produzione degli allestimenti e allo sviluppo dei contenuti, è stato ideato e curato da MCM, una tra le principali società italiane indipendenti per l’ideazione e realizzazione di eventi. “Il concept proposto e condiviso con il cliente si è focalizzato sulla rivisitazione del celebre cocktail Americano – spiega Marco Merli, fondatore e presidente di MCM –. Potendo contare su una location molto ampia abbiamo creato un percorso che ha portato gli ospiti a vivere la serata in quattro affascinati dimensioni temporali”. “Abbiamo messo in scena un viaggio per raccontare e far vivere ai presenti il mito sulla nascita dell’Americano cocktail trasferendo il calore che vive nelle storie leggendarie – spiega Chicco Nobili Fondatore e Direttore Creativo di MCM –. Per questo abbiamo fatto in modo che ogni dettaglio, dall’installazione dei corner ai contenuti, dai video alla live experience, dalla celebrazione delle interpretazioni dei barman fino a – ovviamente – il palco su cui si è svolta la finale del talent dedicato ai barman”. La Campari Barman Competition, dunque, è un viaggio che si sviluppa nelle diverse aree della location dedicate alle tre leggende sull’Americano cocktail. Nel corner dedicato a Primo Carnera gli ospiti potevano provare la l’interpretazione dell’Americano cocktail ispirata a questa versione della storia affidata al barman Tommaso Cecca.  Nel corner dedicato alla leggenda de “Il Camparino in Galleria” si ricostruisce l’atmosfera di una Milano degli inizi del ‘900 e propone agli ospiti la versione dell’Americano cocktail interpretata dal barman Samuele Ambrosi. Ma la versione che ha sorpreso molti è quella di James Bond. Il celebre agente segreto 007, infatti, beve l’americano nel film Casinò Royale del 1953. A raccontare questa versione del cocktail con la sua tecnica da mixologist è il barman Mattia Pastori in un corner con una suggestiva Aston Martin DB5. Non c’è passato senza futuro ed ecco perché MCM ha creato un gate che trasportava gli ospiti nell’Americano Room dedicata al futuro dove il barman Flavio Angiolillo ha proposto, in un’ambientazione lunare, le tre interpretazioni dell’Americano del Futuro agli ospiti della serata, condotta da Cristina Chiabotto.