Autore: Redazione
30/01/2017

L’Italia è sempre affezionata al pc: il mercato è in crescita del 7%

Context analizza gli ultimi movimenti di un mercato controverso, che cresce in alcuni Paesi e crolla in altri, con alcune distinzioni di genere e stagione

L’Italia è sempre affezionata  al pc: il mercato è in crescita del 7%

Mobile o non mobile? Questo è il problema. Ma a volte mica tanto. Non sono pochi gli affezionati al caro vecchio pc. Per esempio, gli italiani. Una recente ricerca targata Context evidenzia come il nostro Paese sia primo in questa speciale graduatoria continentale. Al secondo posto la Germania con una crescita del 5,3%. Francia e Spagna col segno meno. E il Regno Unito invece non ne vuole più sapere di desktop e fa segnare un -7,2%. Festività natalizie avare per il segmento consumer A frenare le vendite di pc “consumer” nei Paesi dell’Europa occidentale durante il quarto trimestre 2016 sono state soprattutto le vendite deboli durante le festività natalizie, mentre il settore ha registrato una lieve crescita nel comparto business in tutti i segmenti di mercato. Solo pochi i paesi in controtendenza anno su anno: dopo Italia e Germania si mettono in mostra Austria con un +4,8%, Svizzera con un +3,6% e Svezia con un +0,5%. In terreno negativo Polonia (-18,2%), Olanda (-8,5%), Regno Unito (-7,2%), Spagna (-0,4%), Francia (-0,3%). Pc desktop in caduta libera Considerando il complesso delle vendite del comparto consumer anno su anno, il calo complessivo è stato del 7%, che si reduce al 2% considerando il settore pc nel suo complesso. A soffrire di più, nonostante il segno meno sia generalizzato per tutti i tipi di device, sono i pc desktop, che hanno registrato un -16%. Migliori le prestazioni nelle vendite di personal compuer per uso professionale, che continuano a crescere e sono aumentate in un anno del 6%, con un +9% per i notebook, un +2% per i desktop e un +1% per le workstation.