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L’Interactive Advertising Bureau testa l’efficacia delle adv cross-mediali

Autore: Redazione


Secondo una ricerca del bureau garantiscono un aumento dei parametri d’impatto del brand, migliorando il ritorno d’investimento delle stesse comunicazioni pubblicitarie

L’Interactive Advertising Bureau ha pubblicato il suo “Cross-Media Ad Effectiveness Study” (studio sull’efficacia degli annunci cross-mediali) che compara le campagne multichannel, ossia che combinano desktop, mobile e canali offline tradizionali con quelle che puntano solo al marketing offline tradizionale. È emerso che le attività cross-mediali garantiscono un aumento dei parametri d’impatto del marchio, migliorando il ROI delle operazioni di comunicazione. Lo studio è stato condotto in due parti da IAB Research Now e sponsorizzato da Drawbridge, Discovery Communications e YuMe. Lo scopo della ricerca è rispondere ai seguenti quesiti: Come fanno piattaforme di comunicazione diverse a collegarsi anche quando utilizzate in diverse modalità e influenzare il rendimento degli annunci? Qual è l’effetto di desktop e canali mobile sull’efficacia di un annuncio? Quale impatto desktop e mobile aggiungono alle campagne pubblicitarie tradizionali? Quali canali contribuscono ad accrescere il ROI complessivo di una campagna pubblicitaria? Quali best practice del settore possono essere assemblate per le campagne cross-media? Secondo lo studio IAB, l’efficacia delle campagne pubblicitarie migliora significativamente quando una combinazione di tv, desktop, mobile e web viene utilizzata per creare brand awareness. La ricerca dimostra, infatti, come i media plan che prevedono annunci su mezzi di copertura online e canali offline generino un più alto ROI rispetto a quelle che si affidano solo ai media offline. Campagne integrate spingono brand awareness ed engagement IAB per lo “IAB Cross-Media Ad Effectiveness Study”, ha esaminato cinque marchi universali che operano in cinque mercati verticali – automotive, consumer packaged goods (CPG), media, finanza e vendita al dettaglio. In linea generale tra i marchi e i settori verticali, l’effetto di campagne che integrano mobile web, app e annunci per desktop è maggiormente positivo in termini di brand awarness ed engagement. Lo studio si è basato, per esempio, su campagne create per lancio di alcuni nuovi modelli di automobile. Nella prima presa in esame, includendo semplicemente delle web mobile ads la familiarità con il brand è aumentata del 19%. Un’altra che invece includeva mobile web, mobile app, desktop e tv, l’indice di brand awarness è schizzato al 211%. Nella ricerca sono stati poi esaminati i risultati di altre tipologie di campagne, come ad esempio una realizzata per un noto brand di cibi confezionati che, integrando digital e tv lineare, ha ottenuto un aumento dell’engagement del 47%. L’impatto del digital nel branding “I risultati di questo studio confermano ai marketer l’impatto dei canali digitali nelle campagne di brand marketing – spiega Anna Bager, Senior Vice President e General Manager, Mobile & Video di IAB -. Può sembrare un’affermazione scontata oggi, ma man mano che gli schermi interattivi assumono un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite, è necessario che diventino un punto fermo del media mix. Il digital è cruciale per chiunque voglia ottenere il massimo dai suoi investimenti in advertising”. L’importanza delle metriche Mettere delle metriche quantificabili dietro l’impatto della multicanalità, aiuta i marketer a giustificare il budget che viene destinato ai suddetti canali. Lo studio evidenzia, infatti, come oggi i canali digitali rappresentino un terreno necessario da percorrere per qualunque campagna pubblicitaria e quanto sia remunerativo inserirli in una strategia cross channel. Gli inserzionisti devono, tuttavia, tenere una traccia su ogni canale della campagna pubblicitaria per ottimizzare la loro efficacia attraverso i vari media.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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