Autore: Redazione
23/02/2017

La pubblicità sui siti editoriali più impattante di quella sul newsfeed

Uno studio di neuromarketing commissionato da Teads svela che i ricordi di annunci video visti sui portali degli editori sono più dettagliati e persistenti (+19% sul lato razionale del cervello)

La pubblicità sui siti editoriali più impattante di quella sul newsfeed

I siti web degli editori potrebbero essere più potenti del newsfeed quando si tratta di avere un impatto per gli inserzionisti. Lo ha rivelato una nuova ricerca basata sulle neuroscienze e commissionata da Teads, in cui si confrontano piattaforme social e siti premium. Neuro-Insight, società di neuro-marketing, ha esaminato il contenuto di quattro grandi editori - Condé Nast, Forbes, Time Inc., e The Atlantic -, e ha scoperto che i soggetti del test avevano il 16% in più di probabilità di trovare i messaggi web pertinenti e coinvolgenti rispetto a contenuti simili cui erano stati esposti in feed social. Per capire come i lettori regiscono ai diversi tipi di contenuti, Neuro-Insight ha collegato 100 persone con la tecnologia “neuro-mapping” e ha mostrato loro video in un newsfeed di Facebook o sul sito di un editore. I risultati Oltre a essere più rilevanti a livello personale, i siti degli editori potrebbero essere più memorabili: hanno avuto il 19% in più di impatto sul lato razionale sinistro del cervello, e l’8% in più sul lato emotivo destro del cervello, secondo lo studio. I ricordi di annunci video visti sui siti editoriali sono stati più dettagliati, con 8 su 10 risultati migliori rispetto al feed social. I risultati dovrebbero essere una buona notizia per gli editori, che continuano a lottare per monetizzare i contenuti sulle piattaforme mobili e sociali. Alcune stime dicono che player importanti come Google e Facebook ottengono 85 centesimi in più per ogni nuovo dollaro speso in pubblicità digitale. La chief marketing officer di Teads, Rebecca Mahony, ha detto che l’obiettivo dello studio era di dare agli editori una visione migliore sulla reale efficacia dei loro annunci. Gli argomenti Oggetto dell’analisi sono stati video da 15” su tutti i principali argomenti dalla tecnologia alla moda. Storie complete e particolareggiate aiutano a coinvolgere meglio il lettore che di conseguenza ricorda meglio gli annunci rispetto alla fruizione passiva delle notizie durante lo scorrimento del feed. Alcuni brand hanno prestazioni migliori sui siti rispetto ad altre piattaforme. Ad esempio, alimenti naturali, caffè e marchi dell’ospitalità facendo pubblicità sui siti degli editori hanno avuto un grande impatto sul lato sinistro del cervello più orientato al dettaglio. Invece, i marchi di ecommerce ed elettronica di consumo sono risultati in sintonia con il lato destro. Un dettaglio interessante: i marchi di ospitalità e gli annunci di programmi televisivi hanno performato meglio su Facebook.