Autore: Redazione
23/02/2017

Clear Channel Italia Insieme ad AIPE per una migliore regolamentazione della pubblicità in esterna a Roma

Si è tenuto martedì scorso il convegno sui nuovi piani regolatore e di localizzazione degli impianti della Capitale con la presentazione dello studio di congruenza effettuato dall’Università La Sapienza, che evidenzia la necessità di revisione

Clear Channel Italia Insieme ad AIPE per una migliore regolamentazione della pubblicità in esterna a Roma

Per la prima volta la città di Roma si dota di un piano regolatore della pubblicità esterna, e di piani di localizzazione degli impianti. Un passo in avanti per la Capitale dove i casi di affissione abusiva sono tutt’altro che rari. Il problema, però, non è risolto. Perché secondo uno studio condotto dall’Università La Sapienza sul piano regolatore (PRIP) e sui piani di localizzazione (PiaLMIP) elaborati da AequaRoma vi sarebbero alcune irregolarità che rischiano di invalidare procedure di gara e assegnazioni effettuate sulla base di questi piani. Se verranno approvati dalla Giunta comunale così come sono al momento renderanno irraggiungibili gli obiettivi di pubblico interesse per i quali erano stati commissionati: il riordino della pubblicità esterna nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico cittadino e il significativo incremento delle entrate tributarie per Roma Capitale. Di questo si è parlato nel convegno “La Comunicazione Esterna: quale futuro?” organizzato da Clear Channel Italia e dall’Associazione Imprese Pubblicità Esterna (AIPE) martedì scorso. Oggetto dell’indagine il posizionamento degli impianti non coerente con il PRIP e la possibile ricollocazione dei posizionamenti impropri. Manca inoltre una mappa degli impianti di servizio pubblico, e in generale la mappatura degli impianti risulta carente sul fronte delle dimensioni e della composizione dei lotti da assegnare. La relazione della Sapienza sottolinea la necessità di considerare la revisione degli strumenti attuativi relativamente ai posizionamenti e alla composizione dei lotti, coerentemente con gli obiettivi di tutela ambientale, paesaggistica, storica e artistica che dovrebbero essere perseguiti con maggior decisione. Inoltre, la decisione di ricollocare alcune forme di esposizione (SPQR e impianti privati) su strade locali è anche rilevante in termini di affidabilità del gettito ed equità. La loro collocazione su strade commercialmente non affidabili, prive di installazioni, rende incerto il valore commerciale del lotto. Per Clear Channel Italia e AIPE è auspicabile che l’amministrazione di Roma intraprenda un percorso condiviso e trasparente verso la modifica dei piani di localizzazione degli impianti pubblicitari che compromettono l’immagine della Capitale e favoriscono interessi particolari. La proposta avanzata dai promotori del convegno è procedere alla selezione delle concessionarie in base ai comportamenti e adempimenti delle stesse in base alla normativa vigente, per consentire la corretta amministrazione degli impianti sul territorio. Un team di legali e di tecnici dovrebbe rivedere norme e regolamenti e impostare il nuovo assetto cittadino mediante l’assegnazione dei metri quadri derivanti dalla procedura di selezione. Le aziende individuate sarebbero gravate di un costo accessorio e di scopo per la creazione di un fondo apposito e apportare professionalità e mezzi per la stesura di nuovi PialMip. I promotori propongono inoltre di introdurre un’impiantistica tecnologicamente avanzata, all’altezza di Roma Capitale e già presente in tutte le principali città europee e mondiali, nonché organizzare il contrasto sistematico dell’abusivismo. Sergio Verrecchia, Contracts, Development & Bike Sharing Director di Clear Channel Italia, commenta in una nota: “Clear Channel è impegnata, a livello di Gruppo, in un importante piano di investimenti sul digitale e nell’ambito di questa strategia è disposta a investire anche a Roma, ma con la sicurezza che tali investimenti trovino riscontro in un mercato il cui regolare funzionamento sia garantito. Il nostro intento, insieme ad AIPE, sarebbe quello di riaprire un dialogo chiaro e trasparente con il Comune di Roma”. Aggiunge Daniela Aga Rossi, Presidente dell’Aipe: “Le valutazioni dell’Università La Sapienza sono utili per riallacciare il dialogo con l’Amministrazione comunale su un tema così sentito ed importante per Roma, in quanto rappresentano un’analisi scientifica ed oggettiva che eviterà di dare, a chi non vuole cambiare nulla, il pretesto per facili ricorsi amministrativi giustificati dagli errori tecnici e dagli squilibri di collocazione della nuova impiantistica presenti nei piani di localizzazione del Comune, come ad esempio in quelli previsti per l’arredo urbano ed il bike sharing”.