Influencer marketing: ecco la gallina dalle uova d’oro
Secondo un recente studio a cura di Bloglovin, questa tecnica di comunicazione non riesce solo ad aumentare awareness e capacità di targeting, ma ha ripercussioni concrete anche sulle vendite
L’influencer marketing è ormai inserito all’interno della stragrande maggioranza dei piani di social marketing e rappresenta una vera e propria ancora per gli inserzionisti in un contesto comunicativo dominato da frodi e ad blocking. Tuttavia, nonostante questa tipologia di comunicazione abbia mostrato di poter garantire ritorni eccellenti sugli investimenti, stanno emergendo questioni legate ai costi per assoldare gli influencer. A sostenerlo è un recente studio di Bloglovin, condotto su un campione di 100 marketer.
I vantaggi dell’influencer marketing
Tra i principali vantaggi individuati dall’indagine c’è senza dubbio l’aumento della brand awareness, la capacità di raggiungere audience in target e di proporre contenuti di qualità creati dai social influencer. Allo stato attuale meno del 20% degli intervistati ha detto di non aver ancora lavorato con un influencer, ma di volerlo fare entro la fine dell’a nno. Inoltre l’impatto delle campagne di influencer marketing è maggiore rispetto all’advertising tradizionale, anche perché i contenuti dei social influencer vengono ritenuti personalizzati e autentici, generando effetti positivi sulla lealtà dell’audience. Per il 75% del campione, infatti, qualità e autenticità sono i fattori più importanti nel determinare la scelta dell’influencer. Il 64% li sceglie per l’engagement e più del 50% per l’estetica.
Ma la cosa importante è che gli influencer generano un valore reale per i marketer: oltre il 50% dei rispondenti ha detto che le operazioni di influencer marketing sono funzionali alla crescita dell’audience social e all’incremento delle vendite, con ripercussioni positive anche sul traffico sui siti.