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Iap: Autodisciplina pubblicitaria risorsa per consumatori, aziende e Stato

Autore: Redazione


Il segretario generale dell’istituto, Vincenzo Guggino indica la strada da imboccare: “Seguire esempio spagnolo”

“Autorità pubblica e Autodisciplina: gli strumenti di tutela nei digital media” è il titolo del seminario svoltosi a Roma nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e organizzato da AGCOM e da IAP. Due i temi affrontati: le regole della pubblicità diffusa attraverso i media digitali e quelle riguardanti il gioco con vincita in denaro. Le regole della pubblicità diffusa attraverso i media digitali Le opportunità offerte dalla comunicazione digitale hanno fatto crescere di molto gli investimenti dell’advertising online, che spesso si presenta in forme innovative che richiedono un adeguamento degli strumenti di regolamentazione esistenti. È stato dato atto negli interventi che lo IAP ha saputo dare una prima risposta efficace all’esigenza di tutela degli utenti. L’obbligo di rendere sempre riconoscibile la natura pubblicitaria dei messaggi, e alcuni profili della tutela dei dati personali nella pubblicità online, ad esempio, sono due esigenze per le quali la “Digital Chart” e il “Regolamento OBA” dell’Istituto di Autodisciplina offrono validi strumenti di tutela. Il ruolo importante svolto dall’autodisciplina, peraltro incoraggiato da diverse direttive europee, è stato preso in considerazione nel corso dei lavori in termini di “co-regulation” con l’Autorità in un quadro di armonizzazione regolatoria, a tutto vantaggio di operatori e utenti, come peraltro accade da anni in Spagna. In questa Nazione, infatti, sono numerosi (oltre 20) gli accordi stipulati tra Autorità pubbliche e autodisciplina pubblicitaria in diversi ambiti di controllo, dalla pubblicità finanziaria a quella del gioco con vincita in denaro. Le regole riguardanti il gioco con vincita in denaro In relazione a quest’ultimo tema, gli interventi hanno fatto emergere come un sistema di “co-regolamentazione”, proprio sulla falsa riga del modello spagnolo, potrebbe rivelarsi opportuno e auspicabile. Poiché lo Stato italiano non ha posto un divieto assoluto per questo settore di pubblicizzare i propri prodotti ma ha optato per regolamentarne i contenuti e le modalità di diffusione, la norma IAP sul gioco e l’esperienza autodisciplinare acquisita sul campo dal 2012, rappresentano uno specifico know how di cui l’intero sistema può beneficiare. “Dal momento che all’Agcom sono stati affidati nuovi poteri sanzionatori nel settore della pubblicità sul gioco, risulta molto opportuno il supporto che l’Autodisciplina offre alle aziende nel formulare messaggi corretti mediante il rilascio di pareri preventivi su messaggi non ancora diffusi, con la ragionevole certezza di ottemperare sia ai precetti autodisciplinari che a quelli di legge”, si legge in una nota dello Iap. E l’esperienza di co-regolamentazione spagnola potrebbe fare da guida. Come ha detto il direttore generale dell’autodisciplina spagnola, José Domingo Gomez Castaldo, “Autocontrol nel 2011 ha siglato con il Ministero dell’economia spagnolo un accordo di mutua collaborazione in materia di pubblicità del gioco. All’autodisciplina spagnola viene attribuito il compito di verificare preventivamente la correttezza del messaggio. Un parere positivo dell’autodisciplina non impedisce ovviamente all’autorità statuale di intervenire successivamente ma attribuisce al messaggio approvato una sorta di presunzione di correttezza, e di attestazione della buona fede dell’azienda committente. Nella pratica questo sistema evita il nascere stesso del contenzioso ancorando i messaggi a collaudati standard di correttezza”. Il segretario generale IAP, Vincenzo Guggino, ha proseguito affermando che “l’esempio spagnolo dimostra da anni che l’Autodisciplina pubblicitaria è una risorsa per i consumatori, per le aziende e per lo Stato perché svolge un’azione deflattiva del contenzioso, ha procedure rapide ed efficaci e non costa nulla al contribuente. Gli organismi pubblici devono prendere atto che le dinamiche sociali ed economiche attuali rendono superata una visione esclusivamente statualistica del diritto accogliendo i numerosi appelli che la Comunità europea rivolge agli Stati membri nella direzione di collaborare con le autodiscipline nazionali. Lo IAP, che nel panorama delle autodiscipline europee vanta una solida tradizione e unanimi riconoscimenti, è aperto al dialogo per trovare efficaci forme di co-regolamentazione nell’interesse generale”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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