Autore: Redazione
29/09/2017

I gruppi Publicis e Wpp potrebbero fondersi o essere oggetto di un’acquisizione

I gruppi Publicis e Wpp potrebbero fondersi o essere oggetto di un’acquisizione

Publicis e Wpp potrebbero presto essere oggetto di un’acquisizione da parte di società di consulenza o del settore It. Un autentico colpo di scena. A rendere degna di attenzione questa considerazione sarebbe soprattutto la forte pressione che oggi vivono i gruppi di comunicazione con sigle creative al loro interno, il cui modello di business è stato messo in discussione pesantemente nel corso dell’ultimo decennio. Secondo Jerome Bodin, analista della banca d’affari Natixis, potrebbe anche accadere che i due gruppi, appunto Publicis e Wpp, si inoltrino in un processo di fusione, come nel 2014, del tutto infruttuosamente, accadde fra la stessa Publicis e la holding Omnicom. Dal punto di vista di una società come Accenture, qualora questa ipotesi non si rivelasse peregrina, il vantaggio principale derivante dall’acquisizione di una holding della comunicazione sarebbe quello di mettere le mani su agenzie digitali quali SapientRazorfish (Publicis Groupe) oppure AKQA e Xaxis (Wpp), che potrebbero avere un costo molto conveniente a fronte del valore di mercato. D’altro canto, le sigle creative che operano all’interno dei grandi gruppi hanno dovuto far fronte a un progressivo calo della loro crescita organica, che ha scontato il 2,9% lo scorso anno, e che è continuato anche nel corso del 2017. E in questa lunga contingenza negativa, non è detto che la ristrutturazione in atto nel settore non culmini in nuove operazioni, anche massicce, di “merger & acquisition”.