Autore: Redazione
02/05/2017

Google non “perde” la fiducia dei brand: nel primo trimestre advertising a +18%

Le vendite pubblicitarie si attestano a 21,41 miliardi e smentiscono le previsioni di contraccolpo dovuto all’abbandono di YouTube da parte di alcuni importanti investitori. I paid click aggregati aumentano del 44%

Google non “perde” la fiducia dei brand: nel primo trimestre advertising a +18%

Alphabet, la holding di controllo di Google, continua a crescere. La sua trimestrale segna 5,43 miliardi di dollari di utili, in rialzo rispetto ai 4,2 miliardi dello stesso periodo del 2016 (+29%). Al netto di voci straordinarie, i profitti per azione passano da 6,02 a 7,73 dollari, più dei 7,39 stimati dal consensus. Oltre le stime degli analisti anche i ricavi, saliti del 22% a 24,75 miliardi contro i 24,22 attesi. In dettaglio, le vendite di Google, che include anche YouTube, toccano quota 24,51 miliardi, oltre 4 miliardi in più rispetto al dato del primo trimestre 2016.

La pubblicità

Le vendite pubblicitarie a 21,41 miliardi (+18%) smentiscono le previsioni di un contraccolpo dovuto all’abbandono della piattaforma di Big G da parte degli importanti investitori. Google è riuscita a tamponare l’emorragia offrendo loro più controllo sul posizionamento dei loro messaggi promozionali. Scende del 19% il cost-per-click aggregato sui banner pubblicitari gestiti dalla compagnia di Mountain View. Mentre i paid click aggregati aumentano del 44%. I costi totali per acquisizione di traffico (TAC) sono pari al 22% delle revenue pubblicitarie di Google, a 4,629 milioni di dollari. “I ricavi di YouTube continuano a crescere a un tasso significativo, guidati principalmente dalla pubblicità video“, ha affermato Ruth Porat, Chief Financial Officer di Alphabet commentando i dati.

Google Maps

Un particolare commento è stato dedicato a Google Maps in occasione di una domanda posta durante la conferenza con gli analisti. Il ceo di Google Sundar Pichai ha fatto notare che Maps continua a vedere una forte crescita degli utenti, anche anni dopo il suo lancio, soprattutto grazie alla diffusione degli smartphone nei mercati emergenti. Le mappe sono “parte integrante” del telefono cellulare, ha detto. E con l’aumento delle nuove tecnologie come la realtà aumentata, che sovrappone le immagini digitali al mondo reale, le mappe avranno un ruolo sempre più importante, ha detto. Pichai non ha dato dettagli sui piani di monetizzazione di Maps, ma evidenziato i cambiamenti avvenuti nella app negli ultimi mesi, lasciando intuire la possibilità di aggiungere valore all’esperienza dei consumatori con l’aiuto dei brand.

Altri ricavi

La voce “other bets” (letteralmente, altre scommesse, che comprende progetti come le vetture senza autista sotto il cappello Waymo, Google Fibre e prodotti come i termostati Nest) registra un fatturato di 244 milioni, in aumento dai 165 milioni dell’anno prima. Ma anche una perdita operativa di 855 milioni di dollari, più dei 774 milioni dello stesso periodo del 2016. Alphabet continua a non indicare le vendite generate dalle attività cloud, un mercato in cui compete contro Amazon. Nella voce “Google other revenues”, in cui ricade il segmento cloud, i ricavi salgono a 3,1 miliardi di dollari (+49%). Porat definisce i risultati “eccellenti” e preannuncia un 2017 “straordinario”. Spiega il cfo: “Continuiamo a beneficiare dei nostri investimenti in prodotti innovativi”.