Autore: Redazione
24/10/2017

Google Attribution esce dalla versione beta

Il tool, lanciato a maggio, è alimentato dal machine learning e promette di aiutare inserzionisti e marketer a selezionare il modello di attribuzione più adatto alle proprie esigenze

Google Attribution esce dalla versione beta

A maggio scorso Google ha presentato un nuovo tool destinato ad aiutare i marketer nel complesso mondo dell’attribuzione. Si chiama Google Attribution ed è alimentato dal machine learning per misurare più efficacemente l’impatto di una campagna di marketing su più dispositivi e canali. Era stato svelato da Big G durante il suo evento annuale Google Marketing Next e al momento del lancio era stato stato rilasciato in versione beta. Ora disponibile Da questa settimana Google Attribution è ufficialmente disponibile sul mercato e permetterà a inserzionisti e marketer di seguire l’intera customer journey, a partire dall’awareness, fino all’acquisto e oltre e analizzare come i clic e le interazioni nella parte alta e media del funnel impattino sulle conversioni. La prima risposta Come primo tester della piattaforma, il brand HelloFresh ha dichiarato di aver ottenuto un aumento del 10% delle conversioni dopo l’utilizzo di Google Attribution. Karl Villanueva, head of paid search & display di HelloFresh, ha spiegato in un blogpost come le keyword e le prestazioni delle query continuino ad avere un’ influenza positiva sulle campagne. Obiettivi Google ha annunciato che i primi aggiornamenti della piattaforma riguarderanno feature per il cross-channel. La company, inoltre, spera che con l’attribuzione in AdWords, i marketer possono passare più comodamente dal last click a un modello di attribuzione migliore come, ad esempio, l’attribuzione data-driven, che permette di misurare più accuratamente e ottimizzare la ricerca e le shopping ads.