Autore: Redazione
30/01/2017

Google, dall’adv entrate record a 22,4 miliardi di dollari; ma gli utili sono sotto le attese

Alphabet ha rilasciato i dati trimestrali al 31 dicembre

Google, dall’adv entrate record a 22,4 miliardi di dollari; ma gli utili sono sotto le attese

Mobile e video trainano la crescita di Alphabet/Google, che ha chiuso il quarto trimestre dell’anno con ricavi record a quota 26,1 miliardi di dollari e utili per 6,5 miliardi. Tuttavia la società non ha rispettato le attese proprio su quest’ultimo indicatore e il titolo ha registrato una perdita di circa il 2% nelle contrattazioni del dopo-borsa. Sul risultato ha pesato l’aumento delle tasse. Il business rimane comunque solido e in netta ascesa: nell’era degli smartphone, infatti, aumentano i click search e il calo del prezzo degli stessi non arresta la tendenza positiva.

E per alimentare la sua crescita, Google sta scommettendo forte anche su YouTube, oggetto di un recente aggiornamento in materia di targeting che consentirà di rendere la profilazione più accurata grazie all’utilizzo dei dati search di Google. Video e mobile, dunque. I due segmenti più floridi del digital advertising sono anche quelli più centrali per Google. E il programmatic? Nella conference call l’amministratore delegato Sundar Pichai ha detto che l’automazione pubblicitaria continua a fornire un forte contributo in un contesto globale in cui advertiser e agenzie sono sempre più portate a utilizzare il programmatic per acquistare inventory.

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La pubblicità

Nel complesso le entrate pubblicitarie di Google si sono attestate a 22,4 miliardi di dollari, di cui 18 miliardi fanno riferimento alle properties di Big G e i rimanenti al network di siti esterni. Una cifra davvero notevole, che fa del colosso californiano la più grande concessionaria al mondo. Gli utenti stanno guardando più annunci, ma gli advertiser li stanno pagando meno.

Se, infatti, i click sono aumentati del 36%, il prezzo degli stessi è calato del 15%. Valori così alti non si vedevano da almeno tre anni. Il trend è legato all’esplosione del mobile, dove la pubblicità costa meno rispetto al desktop. Anche il rapido sviluppo del giro d’affari su YouTube, dove i messaggi promozionali hanno prezzi inferiori al search, ha contribuito all’allargamento del gap. Stabile la percentuale dei costi di acquisizione traffico, che dal 21% aumenta di un solo punto percentuale.

Le altre scommesse di Google

Intanto Il cfo di Alphabet Ruth Porat ha detto che la strategia di diversificazione del business continua. Altri segmenti di business come il cloud e gli abbonamenti a YouTube Red, “potrebbero guidare la crescita dei ricavi nei prossimi anni”. In questo senso Alphabet sta compiendo degli importanti progressi: oggi il business advertising assorbe l’85,9% delle entrate contro l’89,4% di un anno fa. E il fatturato non correlato alla pubblicità è balzato a 3,4 miliardi, grazie a un incremento del 62%, una creascita trainata dal business cloud, dall’app store e dall’hardware, anche se non è chiaro se questi rami di business siano profittevoli o meno. Per chiudere, la compagnia ha anche fatto sapere che Accelerated Mobile Pages sta performando in maniera ottima, spingendo la fruizione degli articoli come pure la connessa raccolta pubblicitaria.