Autore: Redazione
24/05/2017

Gara terminata: Ariston Thermo Group sceglie JWT Italia e OMD Italia per advertising e planning globali

La sigla guidata da Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez ha vinto la consultazione per la creatività, mentre la centrale media di cui Graziana Pasqualotto è managing director è il nuovo hub per il coordinamento internazionale della comunicazione

Gara terminata: Ariston Thermo Group sceglie JWT Italia e OMD Italia per advertising e planning globali

Si è conclusa con la vittoria di J. Walter Thompson Italia la consultazione con cui Ariston Thermo, gruppo internazionale tra i leader nel settore del riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, ha scelto il proprio partner creativo per la nuova campagna di comunicazione globale. Al pitch hanno preso parte anche DLVBBDO, che seguiva il cliente dal 2012, e Leo Burnett. La sigla guidata da Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez è risultata vincente grazie a un’idea e una strategia ambiziose che puntano ad affermare un nuovo standard di comunicazione per il settore del comfort termico. Novità anche sul fronte del planning.

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L’azienda, che genera l’89% del suo fatturato all’estero, ha scelto, infatti, OMD, dopo una consultazione, per lo sviluppo della strategia media e il coordinamento della comunicazione pubblicitaria online e offline in 18 mercati chiave per il proprio business, ai quali potrebbero aggiungersene altri nei prossimi mesi. Le attività media prevedono prevalentemente tv e digital. In Italia - dove l’azienda spende 1 milione di euro - OMD collaborava già con Ariston Thermo per la gestione delle attività media locali, mentre altre aziende internazionali di Omnicom Media Group avevano in gestione la comunicazione di altri mercati. Graziana Pasqualotto, managing director di OMD, dichiara: “Il consolidamento della collaborazione sul mercato italiano e la decisione di Ariston Thermo di porre sotto la guida di OMD Italia il coordinamento degli altri mercati è un grande riconoscimento della solidità di OMD e della sua capacità di operare ovunque, anche nei mercati più sfidanti come sono quelli dei paesi emergenti”.

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