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Fullsix, nel 2016 ricavi a +28,1%, il terzo azionista è Framont & Partners Management

Autore: Redazione


Si tratta di una società di diritto maltese controllata da Velvet Holding, di cui è ceo il padovano Gianluigi Montagner

L’assemblea degli azionisti di FullSix ha esaminato e approvato il bilancio al 31 dicembre 2016. La situazione economica consolidata dell’esercizio 2016, comparata con quella relativa all’esercizio precedente, evidenzia i seguenti risultati: ricavi netti pari 28.618.000, +28,1%; un risultato della gestione ordinaria positivo e pari 1.429.000 euro; un margine operativo lordo (EBITDA) positivo e pari a 2.030.000; un risultato operativo (EBIT) positivo e pari a 177.000 euro; un risultato netto di competenza del Gruppo negativo e pari a 449.000 euro. Al 31 dicembre 2016 la posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa e pari a 6.64.000; era negativa e pari 7.113.000 al 31 dicembre 2015. Quindi, l’indebitamento si decrementa per 471.000 euro. Si evidenzia come la posizione finanziaria netta a breve termine del Gruppo, negativa per 4.519.000, registri un peggioramento di euro 479.000 euro rispetto alla chiusura dell’esercizio 2015, quando risultava negativa e pari a 4.040.000. La posizione finanziaria netta a medio lungo termine del Gruppo FullSix  negativa per euro 2.123.000, registra un miglioramento di euro 949.000 rispetto alla chiusura dell’esercizio 2015 in cui era negativa e pari a 3.073.000. Il conto economico dell’esercizio 2016 chiude con un risultato netto negativo di 801.000 euro che si confronta con un risultato netto negativo di 33.000 euro del 2015 (in flessione di euro 768.000).

Quadro di crescita e rinnovata vitalità

I risultati economici dell’esercizio 2016, pur evidenziando una perdita, sono sostanzialmente positivi, in quanto mettono in risalto un quadro di crescita e di rinnovata vitalità del gruppo FullSix dovuto anche al processo di riorganizzazione. Pur nel contesto delineato, il management rimane concentrato nel raggiungimento dell’obiettivo dell’economicità della gestione per l’esercizio 2017 così come previsto nel budget di gruppo approvato dal consiglio di amministrazione il 9 febbraio 2017. Preso atto che nel 2016 due assemblee straordinarie non hanno raggiunto il quorum richiesto per deliberare un aumento di capitale, il management si è attivato sia per la ricerca di nuove linee di finanziamento, sia per la riorganizzazione dei rapporti in essere con il sistema bancario al fine di sostenere la crescita intrapresa nel 2016 e continuare l’intrapreso processo di dare una nuova spinta alla crescita nel 2017.

Gianluigi Montagner ceo di Velvet Holding

Il ruolo di Framont & Partners Management

Intanto, è emersa anche l’identità del soggetto che, negli ultimi tempi, ha rastrellato una considerevole somma di azioni della società, raggiungendo il 5,7% delle quote e determinando un forte rialzo del titolo da inizio anno. Si tratta di Framont & Partners Management, società di diritto maltese controllata da Velvet Holding e di cui è ceo il padovano Gianluigi Montagner. Né lui né altri si sono presentati in assemblea, per cui ancora non è dato sapere se la società in questione operi in proprio, essendo un Fondo di risparmio, o per conto di altri che ancora non intendono svelarsi. Il Gruppo resta controllato, attraverso Blugroup e personalmente da Marco Benatti e figli, con una quota leggermente superiore al 50%, con WPP ferma al 29,98%.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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