Autore: Redazione
23/02/2017

Focus sul digital e le sue problematiche all’incontro UPA del prossimo 5 luglio

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente UPA, sta preparando l’avvenimento che, citando “Black Mirror”, si intitola “Tra specchi neri e libri bianchi”

Focus sul digital e le sue problematiche all’incontro UPA del prossimo 5 luglio

Non dovrebbero mancare nemmeno quest’anno le sorprese all’incontro con la industry, e non solo, che UPA sta organizzando per il prossimo 5 luglio, come sempre al Teatro Strehler di Milano. Data che è stata ufficializzata ieri dall’associazione di cui è presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi e che rimanda a un’occasione successiva per lo svelamento dei nomi di coloro che ne saranno ospiti. Intanto, però, il titolo dell’evento e l’immagine dell’invito - quella che, per intenderci, l’anno scorso era rappresentata dal fantasioso disegno di Luigi Ontani - lasciano intendere quali saranno temi e mood dell’evento che, come viene confermato anche quest’anno dopo quello del 2016 - non ha più la dimensione di “assemblea”, tale è il carattere istituzionale che ha ormai assunto.

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Lorenzo Sassoli de Bianchi

Il titolo, “Tra specchi neri e libri bianchi”, autorizza intanto a pensare che, come è anche logico che sia, il focus della giornata verrà messo sull’asse determinato dalla sempre più forte dominanza di quelli che sono appunto gli “schermi neri” - dalla tv ai computer e dagli smartphone ai tablet - nella dieta mediatica dei consumatori da un lato e dall’esigenza di dare delle regole e una maggiore trasparenza ai contenuti di questi device: appunto i “libri bianchi”, tra cui spicca quello sul digital che proprio UPA aveva annunciato l’anno scorso e che, ora in fase di completamento, dovrebbe essere presentato proprio all’assise degli utenti. La notoria passione “seriale” (nel senso di predilezione per le migliori serie televisive) di Sassoli, fa pensare che il riferimento agli “schermi neri” sia più un omaggio a “Black Mirror”, la fiction che non risparmia critiche alle nuove tecnologie e all’assuefazione che si può avere per esse che non all’omonimo, apocalittico, romanzo di Arno Schmidt.

Le problematiche connesse, per la industry, allo sviluppo pervasivo dei device (in cui sono coinvolti per altro anche gli altri mezzi, dalle smart tv ai “sistemi” dei giornali), sono quelle cui il “Libro Bianco” di UPA dedica altrettanti capitoli: viewability, trasparenza della filiera, ad fraud, brand safety, user experience, tutela e disponibilità dei dati e quantificazione degli investimenti pubblicitari. Tematiche alle quali sempre UPA intende dare una risposta ispirata dalle priorità individuate da Marc Pritchard, chief brand officer di Procter & Gamble, che sono, oltre ai citati ad froud, la trasparenza nei contratti con le agenzie e la necessità di misurazioni di terza parte e di un’unica regola di viewability condivisa e consistente. Ancora più sofisticata, se possibile, ma anch’essa quanto mai simbolica e allusiva, la scelta di Sassoli per quanto riguarda l’immagine, che si deve alla pittrice espressionista astratta americana Agnes Martin, scelta sia perché raffigura due coni neri che si proiettano in uno spazio bianco, sia perché di ispirazione minimalista. “Minimalismo” sarà infatti il fil rouge dell’incontro organizzato da UPA, il tono di voce e di approccio ai contenuti che dovranno ispirare l’attesa  giornata.