Autore: Redazione
23/03/2017

Facebook porta la tecnologia header bidding su Audience Network con sei partner

La società social non ha strutturato un’offerta autonoma, ma ha deciso di attivarla in collaborazione con Amazon, AppNexus, Index Exchange, Media.net, Sonobi e Sortable

Facebook porta la tecnologia header bidding su Audience Network con sei partner

Facebook ha annunciato ieri di aver stretto una partnership con sei società ad tech per aprire Facebook Audience Network (FAN), che consente a migliaia di editori e sviluppatori di monetizzare le proprie proterties servendosi degli strumenti di targeting del social, alle loro piattaforme di header bidding. Questo passo rappresenta una apertura verso la community ad tech: Facebook, infatti, è spesso criticato per non dare accesso ai suoi dati e inventory, tant’è che è stato definito un walled garden. E soprattutto rappresenta un attacco diretto al suo più grande rivale, Google, che detiene una quota del 33% del mercato del digital advertising globale, a fronte del 16,2% di Facebook.

La novità per Facebook Audience Network

Facebook non sta strutturando un’offerta autonoma di header bidding, ma sta aprendo le porte di Audience Network a quei publisher che utilizzano la tecnologia in partnership con sei aziende, vale a dire Amazon, AppNexus, Index Exchange, Media.net, Sonobi e Sortable. Nel blogpost in cui è ufficializzata la novità, Matt Wheatland, director of programmatic di Daily Mail US, sostiene che i primi test effettuati con FAN hanno prodotto un incremento dello yield, cioè i soldi generati dai suoi annunci, nell’ordine di due o tre volte. Facebook ha detto che le entrate dei publisher che hanno sperimentato l’header bidding, sono aumentate tra il 10% e il 30%. Per salire a bordo servono quattro principali requisiti:

  • Tutte le risorse di domanda devono ottenere le stesse informazioni in contemporanea
  • Lo spazio pubblicitario va assegnato alla fonte disposta a pagare di più
  • Non ci dev’essere arbitraggio, né manipolazione delle aste da parte della domanda
  • Diversificazione e stabilità delle entrate degli editori.