Autore: Redazione
08/03/2017

Facebook estende gli insight da Atlas a un numero ancora maggiore di inserzionisti

Il social network offre nuovi strumenti per la misurazione efficace delle inserzioni pubblicitarie e una possibile introduzione dell'icona "pollice verso"

Facebook estende gli insight da Atlas a un numero ancora maggiore di inserzionisti

Avviato il test di nuovi strumenti avanzati di misurazione, focalizzati sulla reach e sull’attribuzione, funzionali agli obiettivi degli advertiser

Facebook mette a disposizione nuovi strumenti, sempre più avanzati, per la misurazione delle inserzioni pubblicitarie. Il social network desidera offrire misurazioni esaustive ed efficaci a un numero sempre maggiore di inserzionisti, con l’obiettivo di aiutare le imprese nell’analisi e nella creazione di valore all’interno del proprio marketing. Dopo aver acquisito Atlas da Microsoft nel 2013, Facebook lo ha rilanciato come strumento di misurazione, in ottica di targeting e di attribuzione, che gli inserzionisti possono usare per seguire gli spostamenti degli utenti da un device all’altro.

Espansione delle misurazioni a un numero maggiore di inserzionisti

La frammentazione dei media digitali ha reso difficile per gli inserzionisti ottenere una visione esaustiva del pubblico dai diversi dispositivi. Infatti, l’82% degli inserzionisti dichiara di essere costantemente alla ricerca di nuovi strumenti per ottimizzare le strategie pubblicitarie cross-device. (Embrace Cross-Device Solutions In The Age Of The Customer by Forrester & Facebook, May 2016). Negli ultimi anni, Atlas ha offerto misurazioni people-based ad alcuni dei più grandi inserzionisti di tutto il mondo e ha gestito campagne di misurazioni con più di 300 dei migliori advertiser di tutto il mondo. Durante questo periodo, Facebook ha verificato come estendere gli insight da Atlas a un numero maggiore di inserzionisti, indipendentemente dalla loro dimensione.

Lo sviluppo di nuovi strumenti avanzati per la misurazione

Nel mese di settembre, Facebook ha iniziato a integrare il team di Atlas nella sua più ampia divisione relativa alle misurazioni, come riportato a suo tempo da DailyNet, e ha avviato il test di nuovi strumenti avanzati di misurazione, focalizzati sulla reach e sull’attribuzione. Questi strumenti, precedentemente offerti da Atlas, saranno presto disponibili tramite Facebook Business Manager - portando le misurazioni people-based a un numero maggiore di inserzionisti attraverso interfacce di Facebook più semplici da utilizzare. Gli strumenti di misurazione avanzata renderanno più facile confrontare l’efficacia di Facebook, Instagram e Audience Network insieme ad altri editori.

Dare priorità all’accessibilità per tutti gli inserzionisti

Nel corso del prossimo anno, la soluzione di misurazioni avanzate di Facebook diventerà fonte primaria per le misurazioni people-based e cross-publisher. L’obiettivo del social network è di integrare strumenti di misurazione aggiuntivi per performance e brand all’interno della categoria delle misurazioni avanzate. I clienti che utilizzano le soluzioni di misurazioni Atlas passeranno ai nuovi prodotti sulle misurazioni avanzate. “Il nostro obiettivo - si legge in una nota diffusa ieri - è quello di aiutare tutte le imprese a capire come il loro marketing porta valore sia dentro che fuori da Facebook. A tal fine, mentre lavoriamo sulle soluzioni di metriche avanzate, manteniamo come priorità l’accessibilità e la comparabilità”.

Facebook e la teoria del pollice verso: a breve una realtà?

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pollice verso L’azienda di Menlo Park ha confermato a TechCrunch la possibilità imminente di introdurre il “Non mi piace” e lo sta sperimentando all’interno della chat dell’app proprietaria Messenger

Svolta, neanche tanto piccola, sul pianeta frequentatissimo di Facebook: sarebbe ormai prossimo ad arrivare il temuto, ma anche richiesto, pollice verso, la traduzione grafica del Non mi piace. Un rischio per una piattaforma che si nutre e non poco di marchi e pubblicità. Siamo ancora nel campo dell’ipotesi, visto che questo pulsante sarebbe compreso tra le reazioni che il social network sta testando per ora sulla sua chat Messenger.

Una comunicazione sempre più coinvolgente

Secondo quanto confermato da Facebook al sito TechCrunch, il social vorrebbe rendere la comunicazione via chat sempre più immediata e soprattutto coinvolgente. Per questo - sulla scia di un’analoga funzione di iMessage di Apple - sta testando la possibilità di rispondere con una “reazione” a quanto viene scritto, sfruttando le icone che già conosciamo sul social anche se con qualche modifica: ci sono il “Mi piace” classico col pollice all’insù, la faccina che ride, quella con gli occhi a forma di cuore, l’emoji che piange e quella con l’espressione arrabbiata. La novità principale è l’aggiunta dell’icona del pollice verso, il “Non mi piace” che tanti utenti aspettano anche nel News Feed.