Autore: Redazione
07/09/2017

A settembre tornano i Programmatic Breakfast targati Kahuna

Il 14 settembre a Milano, appuntamento dedicato interamente ai “modelli di attribuzione” di vendite e conversioni

A settembre tornano i Programmatic Breakfast targati Kahuna

Si terrà a Milano, il prossimo 14 settembre, il primo incontro del secondo ciclo dei Programmatic Breakfast, organizzato a Milano da Kahuna, l’unica agenzia italiana indipendente specializzata in programmatic. Tra aprile a luglio, oltre 250 manager di aziende inserzioniste avevano aderito al la prima fase, testimoniando così l’apprezzamento per il format e la necessità di un punto di incontro “di network” sul tema.

Metriche di engagement e di conversione

Il nuovo ciclo prevede quattro eventi da settembre a dicembre, (per iscrizione e informazioni digitare www.programmaticbreakfast.it). L’appuntamento è quindi fissato a Milano il 14 settembre, presso Copernico Milano Centrale (sala C 417), con inizio alle 8.30. Il primo incontro si chiederà: “Di chi sono quelle conversioni? Il complesso mondo dell’attribution modeling, perché è davvero importante e non è una questione tecnica”.  Gli speaker saranno Paolo Serra e Marco Fontebasso di Kahuna. Proprio in virtù del suo specifico expertise con i vari canali e tool, Kahuna ha deciso di inaugurare il nuovo ciclo con un “deep dive” sul tema dalla attribuzione delle metriche di engagement e di conversione.

Bisogno di reporting

Con l’esplosione dei tool e dei canali digitali a disposizione, diventa cruciale per il marketing e la momunicazione poter disporre di un “reporting” in grado di tenere conto del contributo dei vari touch point ai KPI di campagna. Già nel 2014 una ricerca globale (Flurry Analytics, Comscore, Q4 2014) aveva evidenziato che un utente internet medio spendesse 177 minuti connesso via mobile a internet, in sessioni però della durata di 1 minuto e 10 secondi in media ciascuna. Appare evidente come il mondo dei “micro momenti” sia un trend inesorabile che trasforma video, post, spot e banner in briciole di pane di un percorso di “conversione” lungo e tortuoso. I modelli tradizionali di “tracking” e “analytics” mostrano la corda in questo scenario, sia per le campagne performance, sia per misurare l’impatto delle comunicazioni offline sui comportamenti digitali.

Modelli di attribuzione

La soluzione sta nell’ad tech e nel programmatic e passa per i “modelli di attribuzione”. Facendo una semplificazione il Programmatic “full stack” eroga il massimo del suo valore aggiunto quando può aggregare in modo che sia utile al marketing dati di fonti molto diverse, come per esempio: sell-in dei negozi; dati di accesso ai punti vendita; dati di terza parte; spesa offline (carte fedeltà).

Impatto cross media

“Tutti i brand che investono multi canale nel progettare il media mix devono tenere conto dell’impatto cross media della propria visibilità; se investo meno in tv (o stampa , o affissione), alla fine questo causa la diminuzione anche delle ricerche brand su Google?”, si chiede Paolo Serra, fondatore di Kahuna. Che poi rilancia: “Vogliamo aiutare i brand a capire come rispondere a queste domande”.

Principali argomenti dell’incontro

Gli argomenti principali toccati saranno: che cosa sono gli “attribution model”, first interaction, first click, last click, etc; che modello standard usa Google? E Facebook? Come capire se stai usando il modello giusto per le tue campagne performance; le differenze fra i diversi tool di misurazioni e quale “modello” preferiscono; come misurare l’impatto delle campagne “brand” e “awareness” sulle conversioni; come misurare l’impatto delle campagne offline sul comportamento digitale.