Autore: Redazione
28/06/2017

Il presidente di Cannes Lions Terry Savage: “Continueremo ad essere buoni ascoltatori per migliorare il futuro del festival”

Il manager ha discusso anche della probabilità di portare la manifestazione al di fuori della località

Il presidente di Cannes Lions Terry Savage: “Continueremo ad essere buoni ascoltatori per migliorare il futuro del festival”

Mentre il dibattito sul futuro del Festival internazionale della creatività dei Cannes Lions cresce, il presidente Terry Savage in un’intervista esclusiva con Campaign India, ha sottolineato come i cambiamenti del business contribuiranno a rimodellare l’evento. “Il festival è sempre stato incentrato sulla creatività e questo non cambierà. Il mondo reale cambia e questo si riflette sugli strumenti che consentono la produzione della creatività, ma l’ampio concetto di Cannes e della creatività continua e continuerà a esistere”.

Negli ultimi giorni le aziende hanno criticato la struttura attuale del festival. In tutta risposta c’è stato l’annuncio di un comitato consultivo realizzato dagli organizzatori con la industry e le aziende per raccogliere commenti, proposte e critiche su come il premio possa essere migliorato. “Il fatto è che abbiamo sempre parlato con il settore, da cui prendiamo le idee. Ora intendiamo formalizzare questo processo in un comitato specifico”.

Savage ha accolto anche la proposta del numero uno di Wpp Martin Sorrell di spostare il Festival fuori da Cannes: “Personalmente credo che sarà difficile trovare un posto al mondo dove si possano avere tante camere d’albergo concentrate in una piccola cittadina. Ma noi siamo sempre stati buoni ascoltatori e continueremo a esserlo, senza pregiudizi. Abbiamo formato il comitato e ascolteremo quello che tutti hanno da dire”.

Il nuovo capo di Publicis Groupe, Arthur Sadoun, ha commentato che Cannes sta diventando uno show per le grandi aziende tecnologiche e a questo proposito Savage ha ribadito che Cannes è “un riflesso del nostro settore”. Il settore cambia e i Cannes Lions assumono nuove forme. “All’inizio c’era solo un festival di film pubblicitari. Poi abbiamo introdotto la stampa e gli altri media. Siamo cambiati con la industry. Non si può avere uno spettacolo radicato nel passato. Dobbiamo essere rilevanti per competere negli stessi spazi in cui lo fa tutto il nostro settore”.