Autore: Redazione
23/06/2017

Le reazioni alla decisione di Publicis di sospendere la partecipazione a premi e awards

Non sono mancate le risposte dei clienti internazionali all’annuncio fatto dal ceo della holding

Le reazioni alla decisione di Publicis di sospendere la partecipazione a premi e awards

The Ad Store, il network internazionale di agenzie indipendenti dall’approccio human-oriented, ha risponde all’annuncio di Arthur Sadoun, ceo di Publicis Groupe di voler vietare a tutte le agenzie del gruppo l’iscrizione agli Award Show nel 2018.
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Paul Cappelli “La decisione di Arthur Sedoun si muove in direzione completamente opposta al modello di lavoro di The Ad Store, sintetizzato nel nostro Humanifesto. Crediamo che, a partire proprio dagli ambienti di lavoro, la comunicazione debba abbracciare una dimensione più umana, non artificiale o virtuale”, afferma Paul Cappelli. A conferma di tale approccio, The Ad Store annuncia la sua presenza a Cannes in occasione dell’annuale convention internazionale del gruppo.  “Abbiamo scelto Cannes per lanciare il nostro appello alla vastissima audience presente al Festival: be more human! - spiega Natalia Borri, presidente e chief creative director di The Ad Store Italia -. Tra i temi della convention proprio l’aumento, da parte di tutte le agenzie del network The Ad Store, di investimenti humancentrici - come la maggiore partecipazione agli Awards, in quanto momenti di altissima formazione e perché no, di gratificazione. Anzi, Monsier Sadoun, la aspettiamo nella nostra #TheAdVilla, magari riusciamo a farle cambiare idea”. Il 22, 23 e 24 giugno, le 13 agenzie di The Ad Store sparse per il mondo si danno appuntamento in una spettacolare villa con piscina e campi da tennis alle porte di Cannes. #TheAdVilla, questo il concept che il network ha scelto per raccontare alla vastissima audience presente durante il Festival il suo approccio human-oriented. #TheAdVilla è più di un semplice luogo fisico dove condividere visioni e idee, obiettivi di business e di crescita, è uno spazio creativo, di formazione, aperto, inclusivo e accessibile che diventa metafora della filosofia human del network. Ospiti #TheAdVilla, alcuni dei talks più prestigiosi del Palais, a partire dall’interactive workshop della Berlin School of Creative Leadership, per un importante momento di arricchimento professionale e personale per i creativi del network e per gli ospiti presenti, fino all’intervento conclusivo di Paul Cappelli, founder di The Ad Store. E per chi non ci sarà?  Basterà seguire #TheAdVilla sui canali social di The Ad Store, che condividerà, giorno dopo giorno, un foto e video diary della sua esperienza a Cannes mettendo a disposizione della sua community talks, workshops e divertenti backstages dell’agency life.

Publicis Groupe lascia Cannes e i premi del 2018: le reazioni del mercato internazionale

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Arthur Sadoun Sono solo tre settimane da quando Arthur Sadoun ha assunto la carica di presidente e ceo di Publicis Groupe, ma ha già avuto modo di far parlare molto di sé. Sotto il sole del Festival Internazionale della Creatività di Cannes, Sadoun ha affermato che la holding non avrebbe partecipato all’evento creativo più importante del settore il prossimo anno, così come ad altri premi, all’SXSW e al CES. La dichiarazione ha turbato molte persone a Cannes, tra cui gli stessi rappresentanti di Publicis che non erano stati informati della novità. Nessuno però è rimasto male come Ascential, l’organizzatore dei Lions di Cannes. Il festival ha infatti messo a segno 72 milioni di dollari di fatturato l’anno scorso e circa il 10% dei lavori iscritti al festival provengono da Publicis.
Come l’hanno presa i clienti della holding?
La decisione sarà “davvero problematica”, ha dichiarato Syl Saller, responsabile globale marketing di Diageo, che utilizza Leo Burnett di Publicis Groupe in Australia. “Credo che sia un errore perché i creativi delle agenzie danno valore ai premi e uno dei motivi per cui noi li apprezziamo è che abbiamo visto abbastanza dati sul fatto che i premi per la creatività portano a risultati migliori”. Diageo usa Cannes per conoscere le agenzie cui sta valutando di affidarsi, ha detto Mark Sandys, che sovrintende alla gestione mondiale dei brand di birra di Diageo, così come di Smirnoff e Baileys. Questa settimana l’agenda dell’azienda comprende una sessione di due ore con un gruppo di agenzie che sta osservando. “Alcune delle agenzie che ho incontrato, grandi e piccole, mi hanno impressionato a tal punto da indurmi a pensare a loro la prossima volta che faremo una gara. Ma non posso dire lo stesso di Publicis”. Il responsabile del marketing globale di Chevrolet, Tim Mahoney, che lavora con alcune agenzie di Publicis a livello internazionale, ha detto che il gruppo non sarà danneggiato dalla mossa di Sadoun, ma ha espresso qualche riserva: “Sia Cannes sia gli Effies Awards sono importanti per noi. Offrono un incentivo alle agenzie per fare un lavoro migliore sia per attirare i talenti più appetibili”.
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Keith Weed Keith Weed, responsabile marketing e comunicazione di Unilever, ha affermato che l’assenza di Publicis Groupe renderà Cannes e gli altri eventi “un po’ meno validi”. Per Unilever, infatti, sono l’occasione per incontrare i propri partner. “So che alcune persone ritengono che Cannes sia diventato troppo grande, troppo occupato, troppo complesso, troppo costoso”, ha detto Weed. “E penso che questo sia qualcosa su cui riflettere per Cannes”. “È un’occasione per reinventarci “, ha affermato Mark Tutssel, chief creative officer di Leo Burnett, l’agenzia più premiata tra tutte quelle di Publicis Groupe, che probabilmente ha più da perdere nell’abbandonare il circuito dei premi.
Più aziende meno agenzie
Il Festival Internazionale della Creatività di Cannes quest’anno ha dichiarato che le iscrizioni da parte delle aziende, rispetto a quelle delle agenzie, sono aumentate. C’è già chi avanza l’ipotesi che aziende e le case di produzione potrebbero riempire il prossimo anno una parte del vuoto lasciato dalle agenzie. Ma, a questo proposito, Weed ha commentato che non è sicuro che Unilever pagherà per iscrivere le campagne delle agenzie di Publicis.