Autore: Redazione
15/12/2017

La nuova edizione de Il Tempo delle Donne: il tema del 2018 sarà la felicità

Cinque anni di successi per la festa-festival organizzata da Corriere della Sera e La27maOra, che ha coinvolto 80 mila persone

La nuova edizione de Il Tempo delle Donne: il tema del 2018 sarà la felicità

Presso l’Anteo Palazzo del Cinema è stata presentata la quinta edizione del Tempo delle Donne, la festa-festival organizzata da Corriere della Sera da un’idea de La27esimaOra e in collaborazione con IoDonna, Fondazione Corriere della Sera e ValoreD: un momento collettivo di produzione di idee, di sperimentazione, di confronto, che va oltre il giornale per diventare vita vera, esplorazione e proposta. Dopo le inchieste sul Lavoro nel 2014, sulla Maternità nel 2015, su Sesso&Amore nel 2016 e su Uomini&Cambiamento nel 2017, “annunciamo il tema del 2018: la felicità - introduce Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corriere della Sera e direttore artistico della manifestazione -. Abbiamo scelto questo tema convinti che il concetto di felicità stia cambiando: non è mai stata così vicina al nostro presente. L’incertezza e l’ansia di libertà e di ridefinizione continua dei nostri desideri ci porta a vivere nel ‘qui ed ora’. È probabilmente in questo spazio che si nasconde la felicità. E allora vogliamo allenarci a riconoscerla, impegnarci per ottenerla, conservarla e condividerla. Non sarà solo una ricerca intima e personale: il desiderio è anche trovare una risposta possibile al rancore che, come ha raccontato il Censis, sta scuotendo la dimensione pubblica”

Momenti di avvicinamento

Con il lancio del tema del 2018 parte, quindi, il percorso del Tempo delle Donne: tra gennaio e febbraio l’indagine su un campione di italiani/e; a inizio marzo, la pubblicazione dei risultati della ricerca e l’inchiesta vera e propria, che vivrà di molteplici momenti di avvicinamento con l’obiettivo di aprire la conversazione a tutta la città. Il 7, 8 e 9 settembre, i magnifici spazi della Triennale saranno, quindi, invasi da un palinsesto ricco di spettacoli, incontri, inchieste, laboratori, interviste, performance, installazioni, dando vita a più di 100 eventi. Eventi, ma anche giornalismo partecipato con la grande Inchiesta-Live aperta a donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini: uno spazio di relazione, incontro, formazione, dialogo, divertimento, gioco e pensiero. Centinaia di ospiti per tessere un racconto polifonico sulla felicità, attraverso la testimonianza delle protagoniste e dei protagonisti del nostro tempo, accompagnati da giornaliste e giornalisti del Corriere della Sera.

Grande dinamismo

“Il 2017 è stato un anno di grande dinamismo e fermento per il Corriere della Sera, con la partenza di nuovi e importanti progetti editoriali - annuncia Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di RCS MediaGroup -. Lo concludiamo in bellezza, lanciando una delle iniziative più significative che avremo nel 2018. Nato nel 2014, Il Tempo delle Donne ha registrato presenze incrementali, superando gli 80.000 partecipanti, e ci aspettiamo un successo ancora maggiore per il prossimo anno.” L’ultima edizione dedicata a Uomini&Cambiamento ha coinvolto oltre 35.000 persone e ha registrato performance ottime anche sul fronte online, con 500.000 pagine viste da 300.00 utenti unici.

Un format unico

Un format unico che - attraverso il linguaggio giornalistico e lo spettacolo dal vivo - riesce a trattare in modo autorevole, coinvolgente e sorprendente le tematiche della contemporaneità, per parlare in modo diretto a uomini e donne dei cambiamenti sociali che investono la nostra realtà e creare occasioni di confronto. “Proprio per queste caratteristiche abbiamo visto un successo crescente in termini di pubblico e anche dal punto di vista delle aziende che hanno voluto associare il proprio nome a un progetto dal forte contenuto valoriale - conclude Raimondo Zanaboni, direttore generale RCS Pubblicità -. Sono tanti i brand che in questi cinque anni hanno scelto Il Tempo delle Donne per raccontare i propri progetti, legandosi al Festival e partecipando in modo attivo ai contenuti, in una progettazione condivisa con la direzione artistica”.