Autore: Redazione
09/11/2017

European Broadcasting Union lancia Keep Media Good: ecco l’impatto positivo dei media del servizio pubblico sull'intera società

Al lancio la nuova campagna di Red Bee, che vede tra i testimonial anche l’atleta paralimpica Monica Contrafatto

European Broadcasting Union lancia Keep Media Good: ecco l’impatto positivo dei media del servizio pubblico sull'intera società

L’European Broadcasting Union ha incaricato l’agenzia creativa londinese Red Bee per l’ideazione della campagna Keep Media Good (KMG) che dimostra l’impatto positivo dei media del servizio pubblico (PSM) sulla società. È la prima volta che i media del PSM uniscono le loro voci a livello europeo in un unico coro a sostegno della categoria, in un contesto di diffusione di false notizie, squilibri politici, controversie sui finanziamenti e crescita dei giganti dello streaming online. L’insieme di queste tendenze distoglie l’attenzione dal fatto che i PSM rappresentano una delle risorse di maggiore valore della società. Anche l’Italia protagonista La campagna, visibile nella versione italiana sui canali Rai e sul sito www.mediadiqualita.it, ha visto tra i testimonial anche la velocista Monica Contrafatto, vicecampionessa mondiale e bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016, grazie alla collaborazione del Comitato Italiano Paralimpico e della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES). Keep Media Good mette in luce come i PSM siano nati proprio allo scopo di informare, ispirare, coinvolgere e innovare. La campagna mira a fare tutto questo tramite una serie di storie di persone che descrivono come le proprie vite siano state trasformate grazie ai media di servizio pubblico. Le ricerche dell’EBU Inoltre, dalle ricerche condotte dall’EBU emerge una correlazione tra Paesi che hanno accesso a media del servizio pubblico di buona qualità e Paesi che, invece, hanno democrazie più forti.  I principali indicatori sociali, quali la libertà di stampa e i bassi livelli di corruzione, sono statisticamente legati alle performance dei PSM in ogni singolo Paese.  I media del servizio pubblico svolgono un ruolo rilevante a livello occupazionale: basta pensare che nelle 56 nazioni appartenenti all’EBU, più di 250 mila persone sono dipendenti diretti dei PSM.  I media del servizio pubblico costituiscono un esempio nella leadership femminile. Tra tutti i Paesi membri, il 22% dei dirigenti dei PSM è rappresentato da donne, rispetto a una percentuale pari a 3,4% nell’ambito della comunità aziendale generale a livello dell’UE.  Le aziende di media del servizio pubblico annoverano, mediamente, il 44,3% di donne tra l’organico.  Le aziende di PSM spendono 2,6 volte di più per i contenuti originali rispetto al totale di Amazon e Netflix a livello mondiale.  Infine, circa i due terzi della programmazione trasmessa dai membri dell’EBU propongono un contenuto di profilo originale e l’87% di essa è realizzata nel Paese stesso oppure in una delle 28 nazioni dell’UE.